Qual è la situazione nella Striscia di Gaza

Qual è la situazione nella Striscia di Gaza

La Striscia di Gaza, insieme a Cisgiordania e Gerusalemme Est, subisce da oltre 70 anni il peso dell’occupazione israeliana. I palestinesi vivono ormai da tempo in un contesto di continue violenze e povertà diffusa. 

La situazione è peggiorata a seguito degli eventi iniziati il 7 ottobre 2023, con attacchi su larga scala dell’esercito israeliano a Gaza. Da allora gli ospedali e le strutture sanitarie sono sotto attacco e l’assedio imposto da Israele ha portato a una grave mancanza di elettricità, cibo, acqua e medicinali per la popolazione. La malnutrizione incombe, le malattie trasmissibili si diffondono, l’acqua potabile scarseggia, peggiorando in modo drastico le condizioni di vita delle persone.  

Ad oggi, dopo più di 6 mesi dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, a nord della Striscia di Gaza il rischio di morire è altissimo, poiché le persone non hanno accesso nemmeno alle cure mediche di base. Il sistema sanitario è crollato completamente tra epidemie e gravi danni dovuti ai continui bombardamenti. La situazione è catastrofica e altre morti per fame e malattie seguiranno se l’accesso umanitario continua ad essere impedito dalle autorità israeliane. 

Nella zona centrale la situazione peggiora di giorno in giorno. Gli attacchi dei droni, il fuoco dei cecchini e i bombardamenti nelle immediate vicinanze degli ospedali hanno reso questi spazi luoghi insicuri per vivere e lavorare.  

Nel sud di Gaza la situazione è catastrofica per molte altre ragioni. In un fazzoletto di terra di soli pochi chilometri ci sono più di un milione e mezzo di persone rifugiate in aree assolutamente disorganizzate, costrette a proteggersi dalla pioggia e dal freddo con tende di plastica. Oggi a Gaza nessun posto è sicuro. 

Cosa sta facendo Medici Senza Frontiere a Gaza  

I team di Medici Senza Frontiere lavorano nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania dalla fine degli anni ’80 e hanno assistito in prima persona alle conseguenze brutali dell’occupazione. Il nostro intervento si è concentrato in passato su tre aree principali: la gestione dei casi di trauma, il trattamento delle ustioni gravi e il supporto alla salute mentale 

Da inizio ottobre abbiamo sostenuto i quattro principali ospedali di Gaza, tra cui Al-Shifa, Al-Awda, Al-Aqsa e l’Ospedale Indonesiano, oltre che l’ospedale di maternità Al-Emirati dove abbiamo messo a disposizione forniture mediche e personale tra cui ginecologi, infermieri e igienisti che lavorano 24 ore su 24. Le nostre équipe hanno costruito un ampliamento del reparto maternità nel parcheggio dell’ospedale per aumentare la capacità del reparto a 26 posti letto consentendo a più pazienti di ricevere un adeguato monitoraggio post-parto.   

Oltre al supporto medico, fondamentale è anche il supporto logistico che garantiamo nelle zone colpite dal conflitto tra Israele e Hamas a Gaza. 

A causa dell’enorme e ininterrotto afflusso di feriti, alcuni importanti ospedali si sono trovati ad affrontare una completa carenza di medicinali e attrezzature essenziali. Stiamo sostenendo le autorità sanitarie locali, dove possibile, con donazioni di oltre 100 tonnellate di farmaci e forniture mediche. 

Le nostre squadre stanno inoltre supportando 9 punti di distribuzione di acqua potabile a Rafah per le famiglie sfollate. In totale, i nostri team forniscono 240.000 litri di acqua pulita a più di 40.000 persone al giorno, quantità non ancora sufficiente per rispondere ai bisogni reali di tutti. 

Medici Senza Frontiere in Cisgiordania

Le attività mediche e umanitarie di MSF in Cisgiordania sono state colpite dall’escalation di violenza dovute alla guerra tra Israele e Hamas a Gaza e dalle restrizioni alla circolazione che hanno limitato l’accesso delle persone ai servizi essenziali, compresa l’assistenza sanitaria. 

Le nostre équipe stanno fornendo donazioni e formazione ai paramedici volontari nei campi profughi di Jenin, Nablus e Hebron, in modo che possano stabilizzare i pazienti durante le ostilità attive e mantenerli in vita finché non raggiungono gli ospedali. 

Nella città di Hebron, in Cisgiordania, le équipe mediche di MSF stanno fornendo assistenza, attraverso 10 cliniche mobili, a persone che altrimenti sarebbero tagliate fuori dalle cure. Supportiamo quattro centri sanitari primari e due ospedali e abbiamo fornito donazioni di forniture e formazione del personale. 

Egitto: cosa facciamo 

Attualmente abbiamo una base di appoggio in Egitto per facilitare il transito delle nostre squadre mobili internazionali e delle forniture. Le nostre équipe in Egitto sono pronte a inviare altre forniture mediche a Gaza, se ciò sarà consentito in tutta sicurezza. Siamo anche in contatto con le autorità egiziane e gli attori rilevanti in Egitto per fornire assistenza sanitaria ai palestinesi feriti o malati autorizzati a lasciare Gaza, se necessario. 

Perché chiediamo un cessate il fuoco duraturo

Dopo mesi di ritardi e un prezzo enorme pagato dagli oltre 2 milioni di civili che vivono a Gaza, il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha finalmente adottato una risoluzione che richiede un cessate il fuoco immediato. Si tratta di un passo in avanti che dovrà vedere azioni concrete, anche se un cessate il fuoco temporaneo per il Ramadan non è sufficiente per rispondere agli enormi bisogni umanitari. Ecco perché serve un cessate il fuoco duraturo, ora. 

Il nostro obiettivo è garantire la sicurezza, l’accesso a cure essenziali e il rispetto dei diritti umani fondamentali per la popolazione della Striscia di Gaza. 

Cosa puoi fare per aiutare

I nostri colleghi, che assistono ogni giorno centinaia di pazienti a Gaza, stanno affrontando momenti estremamente difficili sia per salvaguardare se stessi e le proprie famiglie, sia per fornire le poche cure mediche che possono, mentre le protezioni più basilari per gli ospedali e il personale medico non sono garantite. 

Davanti all’orrore della guerra senza regole tra Israele e Hamas a Gaza ti chiediamo di fare la differenza e aiutarci a salvare vite: dona ora medicazioni d’urgenza, kit per interventi chirurgici e nuovi letti per gli ospedali. 

Sostenere Medici Senza Frontiere con una donazione è ciò che puoi fare tu, per permetterci di essere ancora presenti a supporto della popolazione palestinese, in un conflitto come questo. 

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