Yemen: 3 domande in 3 minuti

Intervista a Mercedes Tatay, Responsabile medico internazionale di MSF

Com’è la situazione attualmente in Yemen?

L’intero sistema sanitario pubblico è stato colpito dal conflitto. Molte strutture sono state letteralmente rase al suolo, altre non sono più agibili. C’è una mancanza di personale qualificato, molti medici e infermieri si sono trasferiti all’interno del Paese in aree meno colpite. Si riscontra anche una evidente mancanza di forniture e attrezzature mediche.

È una vera sfida per la popolazione. Ci sono persone che non possono muoversi facilmente. C’è insicurezza, oltre al problema di avere i soldi per pagare il carburante per gli spostamenti.

Ricordo una donna incinta che soffriva di placenta previa. Aveva iniziato a sanguinare nel villaggio dove viveva. Ha impiegato più di quarantotto ore per raggiungere l’ospedale, il tempo necessario alla sua famiglia per mettere insieme i soldi per il taxi. È giunta in condizioni molto critiche. Stava per morire. Nonostante fosse arrivata in sala operatoria, non era certo che sarebbe sopravvissuta.

Quale sarà l’impatto dei fondi promessi nell’ultima conferenza dei donatori?

Ci è giunta voce che vi sono fondi per finanziare l’assistenza umanitaria e la risposta in Yemen, ma ad oggi non li abbiamo visti sul terreno, e non sono arrivati alla popolazione che assistiamo nei nostri ospedali o in quelli che supportiamo.

Quando parli con le persone e i pazienti non vedi i benefici di questi aiuti umanitari. Non mettiamo in dubbio questa promessa, ma è importante avere una migliore comprensione di quali siano i reali bisogni e quali siano i meccanismi in atto per far sì che questi aiuti diventino una concreta forma di assistenza per la popolazione. Di nuovo, sembra che i finanziamenti ci siano ma che non stiano raggiungendo la popolazione.

Cosa sta facendo MSF in Yemen?

MSF è una delle poche organizzazioni, forse la sola, che interviene al di fuori delle grandi città per fornire assistenza sanitaria. È una grande missione per MSF, sul terreno ci sono quasi 2.000 persone. Stiamo lavorando in 13 ospedali e strutture sanitarie e ne stiamo supportando altre 20. Oggi, e dal 2015, il nostro intervento in Yemen è il più grande in una zona di conflitto. Fino ad oggi, MSF ha curato più di 72.000 feriti di guerra. Un numero enorme.

 

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