Afghanistan: il principale sospettato dell omicidio degli operatori di MSF rilasciato su cauzione

 

 

Roma, 27 settembre 2006 Dopo oltre due anni all'omicidio dei cinque operatori di Medici Senza Frontiere (MSF), avvenuto in Afghanistan nel 2004, non solo i responsabili non sono ancora stati trovati ma il principale sospettato è appena stato rilasciato, prima del termine di tutte le fasi del processo giudiziario.
 

Il principale sospettato dell'omicidio era già stato assolto lo scorso gennaio a causa della mancanza di prove. Tuttavia era rimasto in custodia cautelare in attesa della prosecuzione delle fasi di appello. Era emerso in seguito che il suo dossier era andato perduto. Ora MSF viene a sapere che è stato rilasciato perché già trattenuto per il tempo massimo previsto dalla legge.

Con questo rilascio restiamo senza alcuna risposta” afferma Gianfranco De Maio, responsabile medico di MSF Italia. “ Non abbiamo alcuna ulteriore informazione sui motivi che stanno dietro agli omicidi e non capiamo perché da gennaio nulla sembra essersi mosso nel processo giudiziario, con il risultato che il principale sospettato è stato rilasciato. Sentiamo il bisogno di esprimere la nostra frustrazione e il timore che non sapremo mai che cosa sia realmente accaduto e perché”.
 

MSF è inoltre preoccupata per quello che questo può significare oggi per la popolazione civile afgana se, a fronte di persone che vengono assassinate, i colpevoli rimangono impuniti.

Quest'ultimo episodio getta un'ulteriore ombra su quella che è gia una storia senza fine e terribilmente dolorosa sia per l'organizzazione che per le famiglie delle vittime.

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