Afghanistan MSF ribadisce il ruolo indipendente dell azione umanitaria in seguito a una presa di posizione della NATO

Nelle aree di conflitto, MSF non lavora mai al fianco o in associazione di alcuna strategia militare. È proprio la nostra totale indipendenza e neutralità che rende possibile l’accesso alla popolazione che ha bisogno di cure mediche d’emergenza.

Un’affermazione come quella della NATO fa aumentare i rischi per i nostri pazienti e i nostri operatori umanitari, dal momento che si suggerisce che le attività mediche vadano di pari passo con le strategie militari.

MSF è tornata in Afghanistan nel 2009, quando il conflitto si è intensificato, per fornire cure mediche immediate alla popolazione intrappolata nelle zone del conflitto. Con tale obiettivo, MSF ha mediato con tutte le parti coinvolte nella guerra – le forze di sicurezza internazionali e quelle afghane e anche i gruppi di opposizione – per fare in modo che le armi restassero fuori dalle strutture sanitarie in cui MSF lavora a Kabul e a Lashkargah. Solo in questo modo, le persone che hanno bisogno di assistenza medica si sentono abbastanza sicure per poter entrare all’interno delle strutture sanitarie, dal momento che la totale assenza di militari significa che gli edifici non verranno attaccati da una delle parti coinvolte nel conflitto.

Il suggerimento di Rasmussen che le organizzazioni della società civile, come MSF, dovrebbero in qualche modo collaborare con le forze NATO, costituendo un vero e proprio “soft power”, mette in pericolo gli ospedali, i pazienti egli operatori umanitari, che potrebbero diventare l’obiettivo delle forze di opposizione.

Rasmussen suggerisce che l’Afghanistan dovrebbe fungere da “protipo” della collaborazione fra NATO e le ONG. MSF chiede a Rasmussen e a tutte le altri parti coinvolte nel conflitto, di rispettare la distinzione fra obiettivi politico-militari e l’assistenza medico-umanitaria indipendente.

Medici Senza Frontiere dipende esclusivamente da donazioni private per il suo lavoro in Afghanistan e non accetta fondi da alcun governo.

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