“Alla mia piccola Sama” proiezione speciale il 16 febbraio al Cinema Farnese

“Alla mia piccola Sama” proiezione speciale il 16 febbraio al Cinema Farnese

Domenica 16 febbraio, alle ore 20:00, presso il Cinema Farnese, sarà presentato in collaborazione con Medici Senza Frontiere, Alla mia piccola Sama, il documentario nominato agli Oscar dei registi Waad al Kateab e Edward Watts.

Il documentario, premiato ai BAFTA, ha ottenuto il maggior numero di riconoscimenti nei principali festival di tutto il mondo (tra questi L’Oeil d’Or al Festival di Cannes e il premio agli EFA come Miglior Documentario), è distribuito in Italia da Wanted Cinema con il patrocino di Amnesty International e la nostra collaborazione, nella versione italiana vede la preziosa partecipazione di Jasmine Trinca.

“Alla mia piccola Sama” è una lettera d’amore della regista a sua figlia, nata ad Aleppo nell’ospedale di Al Quds da noi supportato, sotto i bombardamenti dei missili e dei barili bomba, per spiegarle la scelta di restare in Siria a rischio della loro vita.

È un viaggio intimo nell’esperienza femminile della guerra. In forma di video diario la storia di Waad inizia nel 2012, quando da studentessa alla Aleppo University decide di scendere in piazza per protestare contro la terribile dittatura di Bashar al-Assad. Da quel momento, per cinque anni, documenta con la macchina da presa gli anni della rivolta, la sua vita, quando si innamora di uno degli ultimi medici rimasti in città, si sposa e dà alla luce Sama.

Tutto questo mentre intorno esplode il conflitto. La sua camera raccoglie storie tragiche di perdita ma anche incredibili momenti in cui protagonista è la vita che continua, la sopravvivenza. Il dubbio di Waad pervade tutto il film: partire o restare. Fuggire significherebbe proteggere la vita di sua figlia ma anche abbandonare la lotta per la libertà per la quale ha già sacrificato così tanto.

Questo non è solo un film per me, è la mia vita. Ho iniziato a raccontare la mia storia personale senza avere un piano, solo filmando le proteste in Siria sul mio cellulare, come facevano tanti altri attivisti. Non avrei mai immaginato dove mi avrebbe portato il mio viaggio. Ho continuato a vivere la mia vita. Mi sono sposata e ho avuto una figlia. Mi sono ritrovata a cercare di bilanciare diversi ruoli: Waad madre, attivista, giornalista, cittadina e regista. Tutte queste parti di me hanno incarnato e portato avanti la mia storia, che non è così diversa da quella che hanno vissuto la maggior parte dei miei concittadini.” Waad al-Kateab Regista

Intanto la guerra in Siria è tutt’altro che finita e nell’area nord-occidentale del paese, a Idlib, l’offensiva militare del governo siriano e dei suoi alleati continua senza tregua. Il numero di uomini, donne e bambini in fuga è enorme e gli ospedali vengono colpiti quasi quotidianamente, riducendo drasticamente la possibilità di accesso alle cure.

Centinaia di migliaia di siriani hanno vissuto e continuano ancora oggi a vivere le medesime esperienze. Colui che ha commesso questi crimini è ancora al potere e sta uccidendo persone innocenti. La nostra lotta per la giustizia è rilevante oggi, come lo era quando è iniziata la rivoluzione. Realizzare il film è stato davvero difficile, ma ho avvertito una grande responsabilità verso la città, la sua gente e i nostri amici affinché le loro storie non venissero mai dimenticate e nessuno potesse mai distorcere la verità rispetto a ciò che abbiamo vissuto.” Waad al-Kateab Regista

La proiezione del film verrà introdotto da Gabriele Eminente, direttore generale MSF, Giorgia Sciotti, ginecologa MSF, e Riccardo Noury, portavoce Amnesty International Italia, seguirà dibattito.

For Sama mostra il valore della vita e l’impegno dei medici siriani per salvarla, in una guerra che continua a colpire civili e ospedali. Dagli ospedali che supportiamo in Siria continuiamo a ricevere testimonianze drammatiche. I medici lavorano senza sosta per trattare i feriti, curare i malati e assistere le madri nel dare alla luce i propri figli. A questo si aggiunge la paura costante di essere i prossimi che verranno colpiti”. Gabriele Eminente Direttore generale di MSF

Il nostro staff accompagnerà “Alla mia piccola Sama” in diverse città italiane, nell’ambito della campagna “Nati in emergenza”:

  • 13/02 Cinema Modernissimo – Napoli
  • 13/02 Cinema dei Cappuccini – Genova
  • 13/02 Cinema Orione – Bologna
  • 13/02 Cinema Beltrade – Milano
  • 15/02 Cinema Aquila – Roma
  • 16/02 Cinema Farnese – Roma
  • 18/02 Visionario – Udine
  • 18/02 Cinema Galliera – Bologna
  • 18/02 Cinema Centrale – Torino
  • 18/02 Cinema dei Cappuccini – Genova
  • 19/02 Cinema dei Cappuccini – Genova
  • 19/02 Cinema Centrale – Torino
  • 19/02 Cinema Boldini – Ferrara

MSF in Siria

Le nostre équipe sono impegnate in Siria dal 2009. Forniscono cure mediche di base, materno infantili e per malattie non trasmissibili attraverso cliniche mobili in tutta la Siria nord-occidentale. Le cliniche mobili distribuiscono generi di primo soccorso, migliorano i sistemi idrici e igienico-sanitari e supportano regolari attività di vaccinazione in due centri di vaccinazione e un ospedale. Sempre in Siria nordoccidentale, gestiscono  un’unità specializzata in ustioni che effettua interventi chirurgici, innesti cutanei, medicazioni, fisioterapia e supporto psicologico. Forniamo, inoltre, supporto a distanza per l’assistenza sanitaria primaria e secondaria in diversi ospedali e cliniche nei dintorni di Idlib e Aleppo e collaboriamo nella gestione di tre ospedali.

I programmi medici nei governatorati di Raqqa e Al Hasakeh in Siria nord-orientale sono stati ridotti o sospesi dal 15 ottobre scorso, perché il conflitto nell’area non permetteva di garantire la sicurezza delle nostre équipe. Abbiamo ripreso progressivamente alcune attività nei campi di Al Raqqa, Al Hol, Al Roj e Newroz, Kobane/Ain Al Arab e Tal Kochar/Yaroubiyah, ma non siamo ancora in grado di sostenere nuovamente l’ospedale di Tal Abyad nella Siria nord-orientale, né di tornare nell’area circostante, da cui la netta maggioranza della popolazione, compreso il personale medico, è fuggita lo scorso ottobre.

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