Allarmante situazione sanitaria nei campi di Ituri dove MSF ha ripreso le attività di soccorso.

Nel campo di Tché, la situazione riscontrata dai team di MSF, di ritorno dopo 8 giorni di sospensione, è allarmante. Negli ultimi 6 giorni sono morte almeno 25 persone nella più totale mancanza di assistenza. Secondo Patrick Barbier, responsabile della missione di MSF nel distretto di Ituri “La situazione del campo è disastrosa e continua a peggiorare perché sono arrivati da 200 a 300 nuovi sfollati. Molte persone soffrono di diarrea e la situazione fognaria del campo sta rapidamente peggiorando”. I casi di stupro, tra cui anche stupri di gruppo, continuano su larga scala con almeno 6 casi denunciati a Tché. La gente del campo ha accolto con sollievo ed emozione l’arrivo dell’assistenza medica, in una fase in cui la sicurezza generale della popolazione resta precaria. Attualmente la popolazione del campo conta quasi 10.000 sfollati.

Nel campo Kakwa, situato a nord-est di Bunia, vicino al Lago Alberto, un altro team di MSF ha dovuto confrontarsi con un altro grave deterioramento della situazione sanitaria. Sono stati riscontrati molti casi di diarrea grave con disidratazione, non curati per giorni. Una donna che aveva avuto un parto difficile, con gravi emorragie negli ultimi due giorni, è morta durante il suo trasferimento a Bunia. Nel campo, abitato da 5000 persone, sono stati registrati dai due ai tre decessi al giorno, segno che il tasso di mortalità è in crescita. Il team di MSF sta allestendo una struttura nutrizionale all’interno del campo, per la cura di casi di malnutrizione grave e moderata. E’ stato inoltre impiantato un centro di cura a Tchomia, situato sulle sponde del lago Alberto.

Ieri un altro team di medici ha visitato il villaggio di Loga, a circa 30 chilometri a nord di Bunia, una località che è stata teatro di un’operazione della Monuc il primo marzo 2005, giorno di mercato. La popolazione stremata ha accolto il nostro team arrivato a Loga, un piccolo centro commerciale con un mercato, che è stato parzialmente distrutto. Tuttavia, quando il nostro team è ritornato, ha appreso dalla gente del luogo che c’erano ancora molti feriti nascosti nella boscaglia, troppo impauriti per uscire allo scoperto.

Dal giugno 2003, MSF lavora nel distretto di Ituri, nella parte nord-orientale della Repubblica Democratica del Congo. Ha fornito assistenza alla popolazione costretta a fuggire dalle zone interessate dai conflitti tra le fazioni in guerra. Oggi 20 volontari internazionali (di cui 9 coinvolti in questa emergenza) e più di 300 persone dello staff nazionale forniscono assistenza alla popolazione al “Bon Marché” Hospital di Bunia e attraverso gli ambulatori mobili.

Stupri di massa e violenze nella regione di Ituri. Rowan Gillies, presidente internazionale di MSF di ritorno dalla RDC, lancia l’allarme >>

Condividi con un amico