Alluvioni in Pakistan: la risposta di MSF

La risposta all’emergenza da parte di Medici Senza Frontiere (MSF) aumenta e si concentra prevalentemente nella fornitura di acqua potabile, nella distribuzione di beni di prima necessità e nell’assistenza medica.

 

Mappa delle aree del Pakistan in cui MSF assiste le vittime delle alluvioni

 

È molto difficile avere un quadro completo di tutte le necessità presenti”, afferma Alan Lefevre, coordinatore delle Emergenze di MSF. “Molte zone della provincia di Khyber Pakhtunkhwa sono raggiungibili solo con l’elicottero. Dal momento che sono attese altre piogge, la situazione nelle province del Punjab, Kashmir e Sindh è ancora poco chiara”.

 

Sopralluoghi in elicottero

Quando le condizioni meteo lo permettono, MSF effettua sopralluoghi in elicottero nelle zone più colpite. Il 5 agosto, un’equipe di MSF ha raggiunto in elicottero le zone colpite nei distretti di Swat, Nowshera e Charsadda, per monitorare la situazione delle migliaia di persone colpite dalle alluvioni.

La situazione nei distretti di Charsadda e Nowshera è catastrofica”, dice Alan Lefevre, che era a bordo dell’elicottero. “Nelle zone attorno a Charsadda e in tutto il distretto di Nowshera, abbiamo trovato interi villaggi spazzati via dalle alluvioni. La gente vive all’aperto, vicino alla propria casa distrutta, senza aver ricevuto alcuna aiuto”.

Nel nord della valle dello Swat, la popolazione probabilmente resterà tagliata fuori dagli aiuti per molto tempo, dal momento che tutte le infrastrutture (ponti, strade) per accedere nella zona sono state distrutte o seriamente danneggiate.

 

L’assistenza sanitaria in primo piano

Le alluvioni hanno avuto un forte impatto sulle strutture sanitarie, specialmente per quanto riguarda la disponibilità di medicinali. MSF supporta gli ospedali e i centri sanitari nei distretti di Nowshera e Peshawar.

Nell’ospedale di Pabbi, distretto di Nowshera, le équipe di MSF stanno curando un numero crescente di pazienti. Solo il 5 agosto sono state effettuate 295 visite mediche, soprattutto per malattie della pelle e diarrea acuta.

Nell’ospedale DHQ di Nowshera, MSF lavora soprattutto nel pronto soccorso e nell’ambulatorio, con 320 visite in totale (al 5 agosto). Sono in corso le attività di riabilitazione dell’ospedale e grazie all’utilizzo di tre ambulanze è stato possibile trasferire 10 pazienti al giorno.

La struttura dell’ospedale non è stato danneggiata in modo pesante, tuttavia le attrezzature e i medicinali sono stati trascinati via dall’acqua e così l’ospedale è rimasto senza nulla”, dice Thomas Conan, responsabile di MSF in Pakistan. “Il nostro personale medico attualmente si sta assicurando che i pazienti che arrivano per una visita possano andarsene con i medicinali di cui hanno bisogno. Il nostro prossimo passo è assicurarci che il pronto soccorso rimanga aperto 24 su 24 dal momento che a Nowshera non c’è nessun’altra struttura sanitaria gratuita e aperta no-stop”.

Attraverso le cliniche mobili, MSF cerca anche di raggiungere le persone che hanno lasciato la propria casa e sono ammassate negli edifici scolastici in aree isolate. Ora ci sono tre cliniche mobili a Charsadda e Peshawar che ogni giorno raggiungono diversi luoghi. Grazie ad esse ieri è stato possibile realizzare 300 visite in tre siti attorno a Charsadda e Peshawar.

I progetti medici di MSF che esistevano prima delle alluvioni registrano ora un incremento del numero di pazienti per problemi sanitari causati dalle alluvioni. A Dargai, distretto di Malakand, le équipe hanno avviato le cliniche mobili.

In Balucistan, da lunedì, sono operative diverse cliniche mobili.

 

Distribuzione di acqua e altro materiale

La fornitura di acqua potabile resta la priorità, al fine di prevenire lo sviluppo di malattie veicolate attraverso l’acqua. A Charsadda, nel Lower Dir, e in otto località dello Swat sono stati collocati 21 punti di distribuzione dell’acqua per circa 100.000 persone. Inoltre, MSF fornisce acqua potabile all’ospedale distrettuale del Lower Dir e sta lavorando per il ripristino della fornitura di acqua nell’area di Nowshera.

MSF sta aumentando il numero di kit igienici distribuiti per migliorare le condizioni di vita della popolazione sfollata. Tale distribuzione a Charsadda sta raggiungendo oggi 500 famiglie. Altre 500 che hanno trovato rifugio lungo la strada che collega Charsadda a Peshawar, riceveranno materiali per cucinare, kit igienici, teli di plastica e pasticche di cloro per disinfettare l’acqua. A Tangi, Charsadda del nord, MSF ha identificato le famiglie che hanno perso la casa e vivono nelle scuole.

Nel Balucistan, dove sono presenti poche organizzazioni, MSF ha distribuito tende e kit igienici per 750 famiglie a Bakhtirabad, una delle città più colpite della provincia. A Fadfedar gli operatori di MSF hanno distribuito kit igienici, materiali per cucinare e taniche a 250 famiglie. Sono state poi individuate molte persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria specialmente attorno a Manjoshori e Kabula e domenica avrà inizio la distribuzione di materiali per 5mila famiglie.

Nelle aree di Sidi e Jhalmagfi, nel Balucistan, verranno realizzati alcuni sopralluoghi.

 

In partenza altri operatori umanitari e ulteriore materiale

Un primo cargo con 60 tonnellate di materiale sanitario, medicinali, kit per la potabilizzazione dell’acqua è partito dall’Europa la notte scorsa e verranno poi inviate ulteriori 50 tonnellate di materiali di soccorso nei prossimi giorni.

In Pakistan sono in arrivo altri operatori umanitari di MSF: nei prossimi giorni ci saranno 100 operatori internazionali a lavorare al fianco dei 1200 operatori pakistani di MSF.

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