BULGARIA: in pericolo l accesso alle cure sanitarie per la popolazione povera

Fino a 2 milioni di persone, molte di origine rom, potrebbero venire escluse dal servizio sanitario a partire dal prossimo gennaio, e questo nonostante la Bulgaria intenda aderire all’Unione Europea nei prossimi due anni. Questa è una delle conclusioni tratta da Medici Senza Frontiere (MSF). Un’indagine condotta tra i pazienti curati da MSF mostra un numero allarmante di persone colpite dalla riforma e solo una minoranza sarebbe stata informata di questo cambiamento.

A causa del passaggio del servizio sanitario da sistema fondato sulla tassazione a sistema basato sull’assicurazione, i bulgari che non sono stati in grado di pagarsi l’assicurazione negli ultimi quattro anni non potranno più accedere alle cure sanitarie. A Fakulteta, un quartiere povero di Sofia nel quale MSF gestisce con successo una clinica aperta esattamente un anno fa, più di 2.600 dei 7.776 pazienti registrati si trovano sulla lista delle persone che potrebbero essere cancellate dal sistema sanitario se non dovessero pagare gli arretrati entro la fine dell’anno.

La posizione di MSF: amnistia degli anni precedenti

“Chiediamo l’amnistia per coloro che non possono pagare queste enormi cifre, altrimenti assisteremo ad un peggioramento delle condizioni sanitarie per la popolazione povera. Era nostra intenzione integrare la clinica di Fakulteta nel sistema sanitario bulgaro ma ciò non sarà possibile senza un’amnistia”, sostiene Ettore Larici, Capo-missione di MSF in Bulgaria. “I medici generici che dovrebbero continuare a gestire la clinica dopo MSF, perderanno il 40% dei pazienti se non vi sarà l’amnistia. Il danno sarà doppio: per le persone che non potranno più farsi curare e, di conseguenza, per le cliniche come quella di Fakulteta, perché i medici generici dovranno trasferirsi nei quartieri più ricchi per guadagnarsi da vivere. Ciò può portare il personale medico ad abbandonare l’edificio e la zona”, conclude Larici. Il centro sanitario di Fakulteta è l’unica struttura sanitaria per i circa 20.000 abitanti del distretto.

L’indagine lo dimostra: non c’è informazione

Il team di MSF a Sofia ha condotto un’indagine su circa 964 pazienti a Fakulteta, per raccogliere più informazioni sulla gente coinvolta, sul suo modo di affrontare la situazione ed ha inoltre valutato il grado di consapevolezza, riguardo la propria situazione, delle persone in lista. I risultati sono devastanti: il 66% delle persone ha affermato di non sapere di essere nella lista e di averlo appreso direttamente dai team di MSF durante l’intervista. Gran parte di coloro che dicono di non comprendere il motivo per cui saranno esclusi vive con il sussidio sociale e pensava che bastasse essere coperti dall’assicurazione. Sono rimasti scioccati nell’apprendere di dover pagare quattro anni di arretrati per poter continuare a usufruire del servizio sanitario. Il risultato peggiore riguarda il livello di consapevolezza: a più di quattro anni dall’avvio del nuovo sistema sanitario, il 77% delle persone intervistate afferma di non sapere di dover pagare 12 leva (6 euro) al mese come contributo al sistema sanitario. Alla domanda se avrebbe saldato il debito entro dicembre 2004, il 95% ha dichiarato di non poterselo permettere.

La minoranza rom: i più colpiti

Molte, ma non tutte, le persone colpite sono di origine rom. I rom solitamente incontrano più difficoltà degli altri nell’accesso alle cure sanitarie. Queste barriere sono dovute alla povertà, alla distribuzione ineguale delle strutture mediche e del personale, oltre ai problemi di comunicazione tra i rom e il personale sanitario. Le informazioni in possesso indicano che vi sono disuguaglianze allarmanti tra lo stato di salute dei rom e quello della maggioranza della popolazione: stati patologici elevati e una aspettativa media di vita di 10 anni inferiore rispetto al resto della popolazione del paese.

MSF in Bulgaria: 8 anni di esperienza

Medici Senza Frontiere è presente e lavora in Bulgaria dal 1997. Attualmente l’organizzazione gestisce una clinica in cui viene garantito l’accesso alla prevenzione e alla cura delle malattie a trasmissione sessuale. Da giugno 2003 MSF sostiene l’erogazione dei servizi sanitari di base nel quartiere di Fakulteta (Sofia), nel quale vive la maggioranza dei rom bulgari. MSF ha assistito ai cambiamenti del sistema sanitario dall’inizio della riforma sanitaria, avviata cinque anni fa. MSF ha aiutato molti medici generici nella regione di Targoviste a intraprendere la loro attività in alcuni villaggi e nelle città di Targoviste e Popovo. Inoltre MSF ha finanziato gli studi di più di 60 medici generici nella regione di Targoviste.

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