Ceppo raro di meningite minaccia i paesi africani La comunità internazionale sprovvista di un vaccino appropriato

Ginevra, 19 settembre 2002 – Medici Senza Frontiere (MSF) avverte che migliaia di persone potrebbero morire per essere state volutamente dimenticate, a meno che non si faccia giungere ai paesi africani più colpiti dalla meningite un vaccino a prezzi accessibili.

Mentre gli esperti internazionali della meningite si riuniranno nel Burkina Faso a partire da lunedì prossimo per studiare le strategie di lotta alla malattia, MSF chiede l'azione immediata dell'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS), dei governi e delle società farmaceutiche per evitare un potenziale disastro.

La meningite batterica, un'infezione delle meningi potenzialmente mortale, uccide ogni anno 25.000 persone durante le epidemie stagionali che colpiscono i paesi della cosiddetta "cintura della meningite" che va dal Senegal all'Etiopia.
Per la prima volta nella storia della meningite, un nuovo ceppo, il W135, è stato registrato nel Burkina Faso, tra febbraio e maggio di quest'anno: le persone colpite sono state 13.000 e i decessi 1.400. Il rischio che il W135 si propaghi ai paesi vicini durante la prossima stagione epidemica (che potrebbe cominciare in novembre) è grande.

Ma i vaccini usati oggi in Africa non coprono il ceppo W135. Il prodotto che potrebbe essere usato esiste nei mercati occidentali, ma il rifornimento non è sufficiente e il prezzo molto più alto di quanto potrebbero permettersi i governi e i popoli africani.

"Il caso dei vaccini contro la meningite è eloquente e dimostra che l'assistenza sanitaria di oggi ha due pesi e due misure," dichiara il dott. Bernard Pécoul, Direttore della Campagna per l'accesso ai farmaci essenziali di MSF. "Non esiste nessun vaccino per proteggere gli africani contro il nuovo ceppo di meningite durante la prossima epidemia, ma decine di migliaia di cittadini francesi e inglesi sono stati vaccinati, anche se in questi paesi i casi rilevati di meningite sono pochissimi."

Un gruppo di esperti riunito da MSF ha individuato delle strategie realizzabili per affrontare questa nuova crisi africana. "Non possiamo continuare così. Ora c'è bisogno di un piano d'azione di emergenza condotto dall'OMS e dai governi che induca l'industria farmaceutica a trovare una soluzione rapida e accessibile ai paesi africani per la prossima stagione epidemica," ha aggiunto il dott. Pécoul.

Esistono due opzioni ma non sono ancora state portate avanti. La prima è di rendere il vaccino quadrivalente, utilizzato di solito dai viaggiatori occidentali e dai gruppi a rischio, disponibile ai paesi africani ad un prezzo accessibile, cioè a meno di un dollaro a dose.
La migliore offerta al momento è stata quella della GSK a 3,5 dollari a dose, che porterebbe il costo totale dell'intervento richiesto sui prossimi cinque anni a 100 milioni di dollari. Se non si riesce a raggiungere l'obiettivo di un dollaro a dose, MSF chiederà la produzione di un vaccino cosiddetto monovalente, esclusivamente per il W135, ad un prezzo inferiore a 0,50 dollari a dose, da usare in associazione con i vaccini bivalenti (A+C) già in uso in Africa.

(*) La meningite è mortale nel 50% dei casi non trattati e, anche tra i pazienti che ricevono una diagnosi e un trattamento appropriati, la malattia causa il 5-10% di decessi. Il 15-20% delle vittime subisce anche gravi danni neurologici come la sordità e il ritardo mentale. Le vaccinazioni di massa sono fondamentali nella strategia di controllo delle epidemie.

Condividi con un amico