Ciad continuano le attività di soccorso medico di MSF dopo i recenti scontri nell’est del paese

Negli ultimi anni il Ciad orientale è stato il teatro di una grande crisi umanitaria che ha coinvolto l’intera popolazione della regione, tra cui rifugiati dal vicino Darfur e sfollati interni dello stesso Ciad. Questa crisi è il risultato di crescenti tensioni interne e di incursioni transfrontaliere delle milizie del Sudan nelle zone di confine, in una pratica diffusa di violenza intera che ha causato sfollamenti di massa tra la popolazione. Inoltre la regione paga la destabilizzante presenza di truppe armate su entrambi i lati del confine tra Ciad e Sudan, e i continui combattimenti in corso tra governo e forze ribelli. 

MSF fornisce assistenza medica dopo i recenti combattimenti

A metà giugno una nuova ondata di scontri armati tra governo e forze ribelli ha colpito diversi villaggi e città lungo la regione di confine del Ciad orientale. Equipe di Medici Senza Frontiere (MSF) hanno risposto all’emergenza fornendo assistenza medica ai i feriti.

Dogdoré: A metà giugno l’ospedale di MSF a Dogdoré ha curato 15 feriti causati dall’acuirsi dei combattimenti nelle vicinanze. Due persone sono state evacuate da MSF nel capoluogo di regione Abéché, tra cui un paziente con una ferita da arma da fuoco e un uomo con una frattura provocata da un violento pestaggio.
Il 19 giugno un gruppo di uomini armati ha attaccato e derubato il team di MSF a Dogdoré. Successivamente l’intero team è stato evacuato a Abéché, al momento il personale locale di MSF gestisce il pronto soccorso medico della zona.

Goz Beïda: il 14 Giugno, dopo i pesanti combattimenti nei pressi di Goz Beida, il team di MSF che era presente in città ha curato 27 feriti nell’ospedale locale di cui molti con ferite di arma da fuoco. Due di questi pazienti sono morti, cinque dei feriti erano civili. Il campo di Gassire, dove vivono più di 15mila sfollati interni del Ciad, non è stato direttamente colpito dai combattimenti.

Adré: Tra il 16 e 18 giugno, il team medico-chirurgico di MSF nell’ospedale di Adré, ha trattato 35 combattenti feriti. Alcuni dei contusi provenivano dagli scontri tra governo e ribelli, mentre altri si erano feriti durante un conflitto locale per il furto di bestiame.
A causa del deterioramento della condizioni di sicurezza, il team di MSF è stato evacuato da Adré al capoluogo di regione Abéché.

Equipe di MSF pronte ad intervenire nella capitale N’Djamena

Equipe di MSF sul confine occidentale del Ciad sono pronte a intervenire qualora dovessero scoppiare combattimenti nella capitale N’Djamena.
A febbraio il team chirurgico di MSF ha curato più di 120 feriti nell’ ospedale di Bon Samaritain dopo gli intensi combattimenti che si sono svolti nelle strade di N’Djamena. Equipe nel vicino Camerun hanno inoltre fornito assistenza medica a migliaia di abitanti di N’Djamena che erano fuggiti al di là del confine per cercare rifugio.
Nell’eventualità di ulteriori scontri, MSF ha allestito un reparto di chirurgia all’interno dell’ ospedale Bon Samaritani.
Nel suo progetto di Bongor, MSF ha caricato un camion con medicinali e beni di prima assistenza, pronto a partire immediatamente verso qualsiasi località del paese. Inoltre un team chirurgico di MSF è pronto in Europa a partire per il Ciad in caso di necessità.
MSF è inoltre pronta a rispondere all’emergenza a ridosso della frontiera con il Camerun. Nella città di Kousseri in Camerun, che dista solo 15 chilometri a ovest di N’Djamena, MSF ha allestito strutture igienico – sanitarie e approvvigionamenti di acqua nel caso in cui la popolazione dovesse fuggire in seguito allo scoppio di ulteriori scontri.

MSF assiste gli sfollati del Ciad

Negli ultimi due anni la violenza è stata in Ciad la causa principale dello sfollamento di 180mila persone che vivono attualmente nei campi.

Nonostante le difficili condizioni di sicurezza e il limitato accesso ad alcune aree durante la stagione delle piogge, MSF al momento fornisce assistenza medica di primo e di secondo livello nei pressi di Goz Beïda, Adé, Kerfi, Arkoum, Alasha, Goundiang, Am Timam e Dogdoré.
Negli ospedali regionale di Adré, Guereda, Birak, Djiré, Wilikouré, MSF fornisce assistenza sanitaria alla popolazione residente e ai rifugiati. Inoltre i team di MSF forniscono un servizio di ostetricia per le donne nell’ospedale regionale di Abéché.

MSF fornisce assistenza ai rifugiati del Darfur

Dal 2003 più di 24mila rifugiati dal Darfur / Sudan hanno vissuto nei campi del Ciad orientale del tutto dipendenti dagli aiuti internazionali.
MSF fornisce assistenza medica, compresi servizi di pediatria, di maternità e di sostegno psicosociale, a più di 100mila persone che vivono in quattro campi profughi in Ciad.
Presso Adré, un team di MSF offre un servizio di chirurgia di emergenza per i rifugiati del vicino campo e per la popolazione locale e per gli sfollati del Ciad.

Assistenza ai rifugiati della Repubblica Centroafricana

Decine di migliaia di abitanti sono fuggiti dai villaggi della vicina Repubblica Centrafricana (CAR), in seguito alle crescenti violenze del giugno 2005. 50mila di loro hanno cercato rifugio nel Ciad meridionale. Nell’ospedale di Goré, MSF fornisce assistenza medica e chirurgia ai rifugiati che vivono nei campi vicini e alla popolazione locale residente nel sud del Ciad. Equipe di MSF collaborano anche con tre centri sanitari che si trovano vicino il confine.

Trattamento della malaria con terapia farmacologia combinata

MSF dal 2003 lavora per la cura della malaria nel sud del distretto di Bongor – uno dei più colpiti dalla malattia -. Al fine di superare gli ostacoli del trattamento, tra cui la mancanza di personale sanitario, la disponibilità di medicine e la difficoltà a raggiungere i pazienti nelle zone remote, MSF cura i malati sia in maniera ambulatoriale che ricoverandoli ove necessario, e ha inoltre introdotto la più efficace terapia farmacologia combinata a base di artemisinina (ACT).

MSF lavora in Ciad dal 1981.

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