Combattimenti e violenze nel Nord Kivu Repubblica Democratica del Congo.

Nel corso degli ultimi mesi, nuove ondate di combattimenti nella provincia del Nord Kivu, nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo, hanno costretto alla fuga una popolazione civile già stremata. Sebbene non siano disponibili cifre precise, sappiamo che diverse centinaia di migliaia di persone sono state costrette ad abbandonare le loro case e i loro villaggi a causa delle violenze dall’inizio dell’anno. Molti vivono nelle foreste senza ripari, acqua, assistenza medica o cibo adeguati e sotto la continua minaccia dell’insicurezza, troppo spaventati per recarsi nei centri di salute.

Le equipe di MSF hanno rinforzato le loro attività per cercare di rispondere ai crescenti bisogni di salute. Sono stati aperti nuovi progetti a Masisi, Kitchanga e Mweso, cliniche mobili aggiuntive lavorano nel distretto di Rutshuru, e sono stati installati tre nuovi centri per il trattamento del colera nella zona di Goma.

Ma i combattimenti e l’insicurezza rendono molto difficile per gli operatori umanitari portare assistenza alla popolazione. Vaste aree restano inaccessibili con molte strade che sono tagliate fuori a causa dell’insicurezza. Durante le ultime settimane, MSF ha dovuto evacuare temporaneamente le sue equipe da Mweso, Kitchanga e Nyanzale. Anche trasportare scorte e materiali fino alle cliniche di MSF è difficile. Dopo giorni di tentativi, il 18 ottobre un camion di MSF ha potuto finalmente raggiungere l’ospedale di Masisi, una zona gravemente danneggiata dai combattimenti, da Goma. Il camion conteneva 4 tonnellate di materiale per fasciature, coperte, saponi e materiale logistico. MSF sta attualmente cercando di trasportare altri farmaci e materiale medico a Masisi.

Le attività di MSF nel Nord Kivu

MSF ha sei diversi progetti nel Nord Kivu nei distretti di Rutshuru, Masisi, Lubero, Walikale e Goma, nei quali lavorano 475 operatori congolesi e 45 operatori internazionali

Condividi con un amico