Costa d Avorio aggiornamento sulle attività  di MSF a Bouakì e ad Abidjan

Un’equipe di Medici Senza Frontiere è presente dallo scorso mese di ottobre nella città di Bouaké, nel nord del paese, nella zona controllata dai ribelli. Inoltre MSF prosegue il suo lavoro all’interno del carcere della MACA, ad Abidjan (capitale del paese).

A Bouaké, un’equipe di MSF opera nell’ospedale e nei centri di salute periferici, effettuando circa 1.000 visite e più di 200 ricoveri a settimana. Presente a Bouaké dall’inizio di ottobre, il team lavora a stretto contatto con il personale sanitario nazionale rimasto in questa città di 400.000 abitanti, nella zona controllata dai ribelli, dove sono paralizzate le attività economiche e le possibilità di accedere all’assistenza medica.

Di fronte alle difficoltà degli spostamenti (coprifuoco, assenza di veicoli), i pazienti di Bouaké e dei villaggi limitrofi arrivano spesso tardi all’ospedale e questo determina un peggioramento delle loro condizioni di salute. In un periodo di forte prevalenza del paludismo, i bambini arrivano all’ospedale presentando forme gravi di questa malattia, spesso seguita da anemia.

Ad Abidjan, si è finalmente arrestata l’epidemia di colera che ha imperversato per diverse settimane nel carcere della MACA (Maison d’Arrêt et de Correction d’Abidjan). Con circa 400 detenuti colpiti dalla malattia, questa fiammata epidemica ha mobilitato le energie dell’equipe medica e logistica che successivamente ha dovuto fronteggiare alcuni casi di scighellosi e di diarrea emorragica, malattie anch’esse molto contagiose.

Oggi l’equipe ha ripreso le sue attività quotidiane (visite, attività di medicazione e programma nutrizionale) mentre la popolazione della prigione cresce di giorno in giorno. Circa 5.800 persone sono detenute nella MACA, tra cui un centinaio di “assalitori”, quadri dei partiti politici d’opposizione arrestati dopo il 19 settembre, giorno del tentato colpo di stato.

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