Diritto di asilo: risolta l’emergenza visibile Come gestire quella invisibile?

Roma, 22 novembre 2002 – Amnesty International, Consorzio Italiano di Solidarietà e Medici Senza Frontiere accolgono con soddisfazione la notizia, appena ricevuta dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Roma, che un riparo adeguato è stato trovato per i 35 cittadini stranieri provenienti dal Congo, dalla Liberia e dalla Sierra Leone, che da più di 20 giorni dormivano sui marciapiedi della Stazione Termini, nonostante fossero titolari di un regolare permesso di soggiorno in quanto richiedenti asilo.

Alle segnalazioni sulla presenza di questo gruppo di cittadini stranieri è seguita, nella giornata di ieri ed oggi, una mobilitazione di solidarietà. Rappresentanti di Amnesty International, Consorzio Italiano di Solidarietà e Medici Senza Frontiere hanno fornito sacchi a pelo e trascorso la notte insieme ai richiedenti asilo. Durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina, le tre organizzazioni e un rappresentante dei richiedenti asilo hanno denunciato la precarietà del sistema di accoglienza italiano e ribadito le preoccupazioni sulla perdurante assenza di una legge organica sul diritto di asilo.

"L'emergenza visibile dei 35 cittadini africani è stata risolta – dichiara Marco Bertotto, Presidente di Amnesty International Italia – ma non è un caso che in chiusura della conferenza stampa, questa mattina, siamo stati contattati da altri dieci richiedenti asilo, provenienti dall'Eritrea e dall'Etiopia, con le stesse legittime pretese: un'accoglienza di dignità. Chi darà loro una risposta?".

"I 35 cittadini africani portano nel cuore di Roma la disperazione della repressione e degli abusi sui diritti umani, la quotidianità della violenza legata ai conflitti dimenticati, nei loro paesi di origine. – afferma Nicoletta Dentico, Direttore Generale di Medici Senza Frontiere Italia – Arrivano in Italia e invece di trovare un'accoglienza civile, sono abbandonati all'indifferenza di chi sottovaluta la portata politica del fenomeno, smantellando l'unica iniziativa strutturata di accoglienza: il Programma Nazionale Asilo".

"La Finanziaria in discussione in Parlamento prevede il taglio delle spese degli enti locali, soggetti preposti dalla normativa italiana a farsi carico dell'accoglienza per i richiedenti asilo e per i rifugiati. – conclude Giulio Marcon, Presidente del Consorzio Italiano di Solidarietà – Togliere fondi per l'accoglienza dei richiedenti asilo è un chiaro segnale politico che contestiamo profondamente".

Amnesty International, Consorzio Italiano di Solidarietà e Medici Senza Frontiere, impegnate nella campagna "Diritto di asilo: una questione di civiltà", continueranno a battersi affinché l'Italia si doti al più presto di una normativa organica su questa materia, allineandosi così agli altri paesi dell'Unione Europea, e predisponga strumenti adeguati per ricevere dignitosamente coloro a cui è stata riconosciuta la titolarità del diritto alla fuga.

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