Emergenza Niger – MSF lancia un appello a Kofi Annan: le distribuzioni di cibo delle Nazioni Unite non arrivano a sfamare i più bisognosi.

Roma/Niamey – Da quando in Niger sono iniziate le distribuzioni di cibo, Medici Senza Frontiere (MSF) ha constatato che queste non arrivano a portare soccorso a coloro che ne hanno bisogno per sopravvivere, ovvero i bambini al di sotto dei cinque anni presenti nelle zone più colpite dalla malnutrizione.

MSF lancia un appello al Segretario Generale delle Nazioni Unite affinché vengano prese le misure necessarie perché le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite, Programma Alimentare Mondiale (PAM) e UNICEF, distribuiscano gli aiuti in funzione dei bisogni reali della popolazione.

Le distribuzioni di cibo organizzate dal PAM non rispondono, né in quantità né in qualità, alla gravità dell’epidemia di malnutrizione acuta che i team di MSF stanno affrontando, in particolare rispetto ai bisogni dei bambini gravemente malnutriti.

Dal gennaio 2005, oltre 21mila bambini affetti da malnutrizione severa sono stati inseriti nei programmi di riabilitazione nutrizionale di MSF nelle province di Taohua, Maradi e Zinder (in quest’ultima da fine luglio). Oltre 12mila di questi bambini sono originari di tre aree situate nel sud della provincia di Maradi, dove la situazione nutrizionale continua ad aggravarsi. Nella settimana tra l’8 e il 14 agosto 1.053 bambini sono stati ammessi nei centri MSF della regione, quando la prima settimana di luglio erano stati in tutto 403.
In questi dipartimenti il PAM prevede la distribuzione di razioni alimentari solo a 110mila persone, appena l’1’% di una popolazione di 1,2 milioni.

MSF constata inoltre che la qualità del cibo distribuito non è adatta all’alimentazione di bambini molto piccoli, purtroppo le principali vittime della malnutrizione. Per guarire dalla malnutrizione, i bambini hanno bisogni di alimenti speciali (farine arricchite) che non sono presenti nelle razioni distribuite dal PAM.

Infine la scelta delle zone di distribuzione si effettua ancora una volta a partire da un sistema di allerta precoce, basata sul monitoraggio dei raccolti, non considerando affatto lo stato nutrizionale reale della popolazione. Dal novembre 2004 questo metodo ha dato prova della sua inefficacia.

Le Nazioni Unite hanno già risposto in ritardo all’epidemia di malnutrizione acuta che ha colpito il Niger e persistono nell’errore. Hanno individuato nelle cause della malnutrizione la sola combinazione tra carestia e invasione di cavallette. Inoltre, nel novembre 2004, le Nazioni Unite hanno sostenuto il governo del Niger nella decisione di rispondere a questa situazione di urgenza attraverso aiuti non gratuiti ai quali i più poveri, ovvero i più bisognosi, non hanno possibilità di accedere.

Medici Senza Frontiere lancia un appello alle "agenzie umanitarie" delle Nazioni Unite a rispettare il principio umanitario di imparzialità che vuole che l’aiuto venga distribuito a coloro che ne hanno più bisogno. MSF chiede che le distribuzioni di cibo arrivino effettivamente in supporto al nostro intervento in favore dei bambini che soffrono di malnutrizione acuta in quelle regioni dove gli ultimi muoiono di fame.

 

Condividi con un amico