Emergenza Nord Kivu

Goma – A Kibati, a nord di Goma, oggi sono stati registrati solo 8 nuovi casi di colera rispetto ai 48 trattati fra venerdì e domenica. Si sono registrati altri 11 casi nel Centro per il trattamento di Goma e un altro caso nell’ospedale generale della città.

Gli operatori di MSF stanno lavorando nei centri di salute di Kiwanja e nella città di Rutshuru e nell’ospedale di Rutshuru. MSF ha donato kits per il trattamento del colera nei centri di salute locali.

“Non siamo di fronte ad un’epidemia – racconta al telefono la dottoressa italiana Raffaella Gentilini, del team di MSF in Nord Kivu – ma si ripetono casi in tutto il territorio. Il movimento massiccio della popolazione facilita il propagarsi delle malattia. Il nostro obiettivo è tenere la situazione sotto controllo attraverso un monitoraggio quotidiano. A Goma e Kibati c’è un buon approvvigionamento di acqua”.

“Il Centro per il trattamento di Kibati – continua Raffaella Gentilini – è aperto solo durante il giorno, di notte chiude per motivi di sicurezza. Oggi la situazione a Goma è tranquilla, ma c’è sempre il coprifuoco che inizia con il buio. Stiamo registrando anche un flusso di persone che verso sera vengono a Goma e di giorno tornano a Kibati, distante una quindicina di chilometri”.

Ieri i team MSF hanno realizzato visite a Kirumba e Kanyabayonga. A Kalembe, Nordovest di Goma, MSF ha visto che la maggior parte della popolazione ha lasciato la città. Le cliniche mobili oggi cercano le persone per individuare chi ha urgente bisogno di assistenza sanitaria.

Ad ovest di Goma, gli operatori di MSF hanno portato le cliniche mobili nel villaggio di Karuba: sono state effettuate 41 visite, il maggior problema presentato è stato quello delle infezioni trasmesse per via sessuale. MSF garantisce anche assistenza psicologica e fornisce materiali di prima necessità agli sfollati nel campo di Shasha. A Kirotshe, a nord di Shasha, MSF sta lavorando per rendere operativo l’ospedale locale.
 

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