Emergenza Nord Kivu: MSF continua a operare nelle zone di conflitto

Medici Senza Frontiere (MSF) continua il suo lavoro a Goma e in altre città e villaggi del Nord Kivu. L’organizzazione è molto preoccupata per le decine di migliaia di persone ancora in movimento che fuggono dai combattimenti di questi giorni.
 

Anche se oggi c’è stata un’ampia distribuzione di aiuti umanitari, gli sfollati nel Nord Kivu continuano ad avere bisogno urgente di cibo, acqua potabile, assistenza sanitaria e materiali come coperte e rifugi.
 

A Goma e lungo le strade verso nord, gli operatori di MSF continuano a valutare la
situazione degli sfollati e degli abitanti con l’obiettivo di individuare bisogni fino ad oggi trascurati. Nel complesso, la situazione dentro e fuori la città sembra stabile al momento. Nel fine settimana le cliniche mobili di MSF hanno effettuato più di 100 visite mediche a Kibati, a Nord di Goma, dove sono accampati migliaia di sfollati. Ad ovest di Goma, sulla strada Goma-Sakè, gli operatori di MSF continuano a curare i pazienti colpiti da colera nei campi per sfollati e anche nei Centri per il trattamento del colera a Goma, Kitchanga e Minova. La scorsa settimana si sono verificati 69 casi di colera nei quattro campi per sfollati attorno a Goma, 20 a Kitchanga. A Buturande, vicino a Rutshuru, si contano fra 5 e 10 nuovi casi di colera al giorno.

A Nordovest di Goma, a Kitchanga, MSF ha potuto incrementare la fornitura di acqua potabile nel campo per sfollati di Mungote da due litri a 10 litri per persona al giorno. Gli operatori di MSF intendono raggiungere un incremento simile in altri due campi dell’area.

A Rutshuru, i campi per sfollati sono stati bruciati la settimana scorsa e ora sono vuoti. La gente è fuggita a nord verso Kayna e Kanyabayonga, dove più di 10mila sfollati sono arrivati. Qui MSF opera con cliniche mobili e supporta anche l’ospedale di Kayna.

MSF sta anche monitorando il movimento della popolazione sul confine che porta in Uganda. A Kisoro, in Uganda, la settimana scorsa gli operatori hanno trovato 4000 sfollati e altri a Kitagoma e Ishasha, MSF sta loro fornendo assistenza medica.

MSF continua a lavorare negli ospedali di Masisi, Mweso e Rutshuru e continuerà ad utilizzare le cliniche mobili nelle aree colpite dove si verificano i combattimenti e giungono gli sfollati.

 

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