Epidemia di meningite in diversi stati africani.

 

 

Nel corso delle ultime settimane, le equipe di Medici Senza Frontiere (MSF) hanno contribuito alla vaccinazione di oltre 860mila persone contro la meningite, una malattia contagiosa e potenzialmente fatale della membrana cerebrale.

Le campagne di vaccinazione di massa sono state effettuate in vaste aree del nord dell’Uganda, del Sud Sudan e della parte orientale della Repubblica Democratica del Congo (RDC), paesi che fanno parte di quella che viene tradizionalmente conosciuta come la “cintura della meningite”, una zona che si estende dal Senegal in Africa occidentale all’Etiopia nell’est. Circa 300 milioni di persone sono a rischio in questi paesi.

 

In assenza di cure, la meningite batterica uccide fino al 50% delle persone colpite. Anche quando la malattia viene diagnosticata presto e curata con antibiotici appropriati, il tasso di mortalità rimane tra il 5% e il 10%. Inoltre, un sopravvissuto su cinque soffrirà a posteriori di effetti neurologici come sordità o ritardo mentale.

In Sud Sudan, MSF sta vaccinando altre 528mila persone, la maggior parte sotto i 30 anni, portando così il numero totale dei vaccinati a oltre un milione. L’ultima campagna di vaccinazione include circa 160mila persone a Juba, la capitale del Sud Sudan e oltre 250mila nella parte settentrionale della provincia di Bahr-El-Ghazal. In aggiunta alla già pianificata vaccinazione di altre 600mila persone in Burkina Faso, nell’Africa Occidentale, le equipe di MSF stanno effettuano valutazioni in numerose aree e sono pronte a intervenire in altri paesi dove si temono epidemie. Oltre alle vaccinazioni, le equipe di MSF si stanno occupando dei casi di meningite e di fare sorveglianza epidemiologica.

La Nazioni Unite hanno annunciato che anche 8 stati dell’Africa occidentale sono stati colpiti da epidemie di meningite. Il paese più colpito è il Burkina Faso, con 324 morti registrati fino al 5 marzo. Nel corso della prossima settimana, MSF lancerà una campagna di vaccinazione per oltre 600mila persone intorno alla capitale, Ouagadougou.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel solo Sud Sudan sono morte quasi 200 persone a causa della meningite e la malattia ha già colpito 8 stati, il doppio rispetto all’epidemia del 2006.

L’OMS ha identificato diversi fattori che indicano la possibilità di una vasta epidemia nel 2007 e nel 2008. Durante la seconda metà degli anni ’90, ondate di epidemie hanno colpito diversi paesi nella zona della “ cintura della meningite ”, provocando oltre 25mila morti in tre anni. E tuttavia oggi ci sono solo 25 milioni di dosi di vaccino bivalente A/C – il ceppo A è la causa più comune di epidemie – al mondo, di cui solamente 11 milioni sono destinati alla risposta alle epidemie.

Le speranze di rifornire le scorte sono scarse. A maggio Sanofi-Pasteur, il solo fornitore del vaccino A/C, ha annunciato il trasferimento della sua produzione a un altro luogo. Di conseguenza, quest’anno non sarà possibile produrre altri vaccini, e questo è estremamente preoccupante tenuto conto del fatto che i bisogni potrebbero aumentare in maniera considerevole se venissero colpiti altri paesi: ad esempio, in Nigeria, nel 1996, oltre 13 milioni di persone hanno dovuto essere vaccinate. Il pericolo di un numero elevato di morti, che potrebbero essere evitati grazie alla vaccinazione, è dunque reale.

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