Etiopia: continua la crisi nutrizionale

Addis Abeba/Roma 12 settembre 2008 – Quasi 40 mila persone negli ultimi quattro mesi hanno ricevuto cure contro la malnutrizione e alimenti terapeutici pronti all’uso da Medici Senza Frontiere (MSF) nel sud dell’Etiopia.
MSF ha ammesso 24mila persone che soffrono di malnutrizione acuta nei suoi programmi nutrizionali nella regione di Oromiya e dell’SNNP (Southern Nations and Nationalities People’s ) nel sud dell’Etiopia. I pazienti sono per la maggior parte bambini piccoli ma la percentuale di malnutriti più grandi o di adulti è comunque significativa in alcune zone del paese. In media 2 pazienti su 10 hanno cinque anni di età. MSF sta continuamente rivedendo la sua strategia in base alle emergenze che si presentano: sono stati aperti nuovi programmi nutrizionali a Duna, Sidama e nel distretto di Gedeo, e altri sono stati chiusi laddove è diminuito il numero dei malnutriti.
In alcune zone la popolazione ha iniziato a raccogliere il mais direttamente dai campi, in altri posti si dovranno attendere almeno due mesi per il raccolto. Intanto MSF ha aperto un altro programma nutrizionale a Teru, a nord ovest di Addis-Abbeba, nella regione di Afar dove la percentuale di malnutriti ha raggiunto il 9%.

Oltre 60 centri nutrizionali di MSF forniscono assistenza medica e distribuiscono alimenti terapeutici pronti all’uso a pazienti gravemente malnutriti. Molti di questi centri curano i pazienti che soffrono di complicazioni causate dalla malnutrizione. La maggior parte dei pazienti migliora in poche settimane grazie all’assunzione dei cibi terapeutici pronti all’uso e grazie alle cure mediche. I pazienti possono proseguire la terapia direttamente nelle proprie case con controlli settimanali nel centro nutrizionale di MSF.

Già distribuite 3mila tonnellate di cibo. "Quando abbiamo iniziato l'intervento a metà maggio, abbiamo aperto vari centri per la malnutrizione il più rapidamente possibile e abbiamo curato molti bambini gravemente malnutriti. Negli ultimi mesi la pressione sulle attività di MSF per il trattamento della malnutrizione acuta è diminuita lentamente nella maggior parte dei luoghi", spiega Renzo Fricke, coordinatore dell’intervento di emergenza contro la malnutrizione nel Sud d'Etiopia. "Per i bambini che erano affetti da forme gravi il trattamento è stato efficace. Per i moderatamente malnutriti l'inizio delle attività ha limitato il verificarsi di nuovi casi gravi". Le equipe di MSF in 26 dei centri di nutrizione hanno ammesso anche i bambini moderatamente malnutriti.
Le equipe MSF hanno fatto giungere 2,500 tonnellate di farina arricchita, oltre 200 tonnellate di olio e più di 300 tonnellate di altri alimenti (lenticchie, mais, zucchero) e li stanno distribuendo direttamente ai beneficiari. Questa fornitura di prodotti alimentari ha generato grande speranza tra la popolazione. Sempre più persone hanno ora la possibilità di essere ammesse ai programmi nutrizionali di MSF, questo è molto importante considerando che in alcune zone del paese un terzo dei bambini sotto i cinque anni sono moderatamente malnutriti.

Sempre più persone in cerca di cibo. A Tunto, nella regione del SNNP, in quello che può essere considerato come un "giorno tranquillo", almeno un migliaio di persone si trova all'ingresso del centro in attesa di entrare. In altri giorni almeno 2mila persone si sono riversate nei pressi del centro e il team di MSF non ha potuto far altro che sospendere le attività al fine di evitare incidenti tra la folla. Ogni team di MSF sta cercando nuove strategie per meglio gestire il flusso dei beneficiari e per ottimizzare il carico di lavoro e di screening. Solo alcune persone continuano a venire giorno dopo giorno, sperando di essere ammessi alle cure e ottenere del cibo. È evidente per i medici e per gli infermieri dei centri nutrizionali quanto la mancanza di cibo sia anche mancanza di accesso alle cure sanitarie. La popolazione non può permettersi di acquistare né il cibo né i farmaci. I bambini sono affetti da verminosi e diarrea e molti malnutriti adulti presentano anche malattie croniche.

Bogalesh, una tra mille. A poche decine di chilometri da Tunto, in Mudulla, la fila di persone si estende per centinaia di metri di fronte al centro nutrizionale. Qui le attività per i bambini moderatamente malnutriti sono appena iniziate e il numero di pazienti gravemente malnutriti rimane ancora elevato. In questo settore un quarto dei pazienti sono bambini tra i 5 e i 14 anni e il 12% sono adulti. Bogalesh è venuta per la prima volta. Un vicino le ha detto che qui le avrebbero dato del cibo. Bogalesh è alta 149 centimetri e pesa solo 30 kg; secondo i criteri nutrizionali, dovrà aumentare di 10 kg prima di essere considerata guarita. Ogni settimana riceverà 5 kg di farina, 1 litro di olio e cibi terapeutici da mangiare due volte al giorno. Questa madre di cinque figli non aveva ricevuto cibo o aiuti finanziari, solo uno dei suoi vicini, che aveva ottenuto 50 kg di farina in una distribuzione di aiuti d'emergenza, le aveva dato 3 bicchieri con un po’ di farina alcuni giorni fa.
Per quanto piccolo, questo aiuto era stato molto gradito, in quanto il suo valore nel mercato locale, corrisponde a più di quanto un uomo possa guadagnare con un giorno di lavoro in una fattoria (5 birrhs o 50 centesimi).

 

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