Etiopia tra i 3.000 e i 4.000 bambini soffrono di malnutrizione grave nel distretto di Damot Gale

250 volontari di MSF sono impegnati per rispondere a quest'emergenza. MSF ha aperto due centri nutrizionali terapeutici a Boditi e a Buge.

Roma/Addis Abeba, 14 maggio 2003 – Lo scorso 23 aprile, Medici Senza Frontiere (MSF) ha lanciato un intervento nutrizionale d'emergenza nel distretto di Damot Gale (nell'area di Wollayita), regione dell'Etiopia meridionale.

Un'indagine condotta da MSF dal 7 al 15 aprile 2003 ha riscontrato una situazione nutrizionale critica dei bambini di età inferiore ai cinque anni.

In base ai risultati di questa ricerca, tra i 3.000 e i 4.000 bambini sono colpiti da grave malnutrizione e hanno bisogno urgente di assistenza medica e nutrizionale. I dati indicano una prevalenza del 27,5% di malnutrizione generale e dell'8,2% di malnutrizione grave.

Per rispondere a quest'emergenza, MSF ha aperto due centri nutrizionali terapeutici (per la riabilitazione dei bambini gravemente malnutriti) a Boditi e a Buge, dove già sono stati ricoverati 250 bambini.

MSF intende ampliare i propri programmi:

  • da lunedì prossimo (19 maggio), inizierà una distribuzione preventiva di razioni di cibo altamente proteico per 22.000 bambini;
  • un programma nutrizionale supplementare verrà avviato il prima possibile per prevenire il peggioramento delle condizioni nutrizionali di moli bambini moderatamente malnutriti;
  • Un team di emergenza composto da 250 persone gestirà il progetto.

La zona di Wollayita è regolarmente colpita da crisi nutrizionali acute, prevalentemente causate dall'elevata densità di popolazione residente nell'area (602 persone/km²), da un sistema agricolo sottosviluppato, da un sistema di sorveglianza medica carente e quest'anno pesantemente provata da condizioni climatiche avverse. Nel 2000, MSF era già intervenuta nel distretto di Damot Gale per rispondere a una crisi simile.

"Abbiamo urgente bisogno che venga effettuata una distribuzione generale di cibo dagli attori coinvolti per prevenire un eventuale peggioramento della situazione prima del prossimo raccolto", spiega Laurent Ligozat, responsabile dell'unità di emergenza di MSF a Ginevra.

Negli ultimi giorni le autorità competenti si sono rese conto della gravità della situazione. Hanno promesso di rivedere il numero dei beneficiari individuati per le loro regolari distribuzioni di cibo, tenendo in considerazione i risultati della recente indagine condotta da MSF e di aumentare la distribuzione di razioni-extra.

"Continueremo a tenere sotto stretto controllo la situazione finché, in questo distretto, non arriveranno adeguate razioni alimentari per i soggetti più deboli", dichiara Ligozat.

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