Free by Five : Perché entro il 2005 in tutto il mondo siano accessibili trattamenti gratuiti contro l HIV/AIDS.

Medici Senza Frontiere–Italia aderisce alla dichiarazione “Free by five” lanciata dall’ Università Sudafricana del KwaZulu-Natal.

Con questa dichiarazione moltissimi economisti, “policy maker” e altri attori impegnati nella tutela della salute pubblica chiedono agli organismi internazionali (OMS, UNAIDS, Global Fund, World Bank), ai Governi dei Paesi in via di sviluppo e ai Paesi donatori di assicurare gratuitamente un pacchetto di prestazioni essenziali ai malati di HIV/AIDS, incluso l’accesso ai farmaci antiretrovirali (ARV).

Dopo anni di battaglie per far arrivare i farmaci anti-Aids anche nelle zone del mondo più povere e più colpite dall’epidemia, oggi le terapie stanno iniziando a diffondersi nei Paesi in via di sviluppo. Purtroppo, però, molto raramente le cure e i test diagnostici sono offerti gratuitamente ai pazienti. In troppi casi viene richiesto il pagamento di un “ticket” dall’importo inabbordabile per i più poveri. E così molti malati di Aids muoiono nell’attesa di trovare i soldi per pagarsi le cure.

In un contesto del genere diventa impossibile espandere l’accesso alle cure e milioni di vite umane continuano a essere perse per motivi economici.

Vista l’urgenza della situazione, la Health Economics and HIV/AIDS Research Division dell’Università del KwaZulu-Natal (Heard), insieme a Medici Senza Frontiere e all’Ird (Institut de recherche pour le développement) sono stati tra i primi promotori della dichiarazione “Free by Five”.

Alla fine del 2003 l’OMS lanciò l’iniziativa “Three by Five” che prometteva di portare i farmaci antiretrovirali a 3 milioni di pazienti entro il 2005. Ora i firmatari del “Free by Five” vogliono rendere chiaro a tutti che l’accesso gratuito ai test, alle cure, alla prevenzione è necessario non solo in nome del rispetto dei diritti umani, ma anche dal punto di vista economico e di sanità pubblica.

La dichiarazione “Free by Five” mira a 3 obiettivi:

•  Sviluppare argomenti economici e di sanità pubblica sulla base dei quali i decisori politici e i governi potranno basarsi per adottare strategie in favore della gratuità dei trattamenti

•  Invitare insistentemente l’Unaids, l’OMS, il Global Fund, la Banca Mondiale, il PEPFAR(*) e i donatori ad adottare raccomandazioni sulla gratuità e a promuovere attivamente la messa in opera di questo principio

•  Sostenere gli attivisti e tutti gli altri attori coinvolti nelle loro arringhe a favore della gratuità dei trattamenti per l’HIV/AIDS

Scarica il testo integrale della dichiarazione in inglese in PDF >>

(*) PEPFAR sta per “President’s Emergency Plan for AIDS Relief” e indica il piano di aiuti lanciato nel 2003 dal presidente americano Gorge W. Bush.

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