G7: MSF il mondo rimane impreparato a far fronte a epidemie come l Ebola

Il sistema sanitario globale rimane impreparato a far fronte a epidemie di massa: questo il monito di MSF, che chiede ai leader dei paesi del G7 riuniti nel vertice di questo fine settimana a Elmau, in Germania, di impegnarsi a sviluppare un sistema di risposta alle emergenze efficace contro epidemie e crisi sanitarie internazionali. La devastante epidemia di Ebola che ha colpito l’Africa occidentale evidenzia anche la reale necessità di finanziare urgentemente lo sviluppo di farmaci e strumenti diagnostici per le malattie trascurate e di garantire l'accesso ai farmaci esistenti ai pazienti nei paesi in via di sviluppo.

“Di fronte al rischio di una pandemia globale che potrebbe colpie domani, non esiste ancora una risposta internazionale coordinata e dotata di risorse adeguate, in grado di agire rapidamente. I leader del G7 devono riconoscere questa carenza del nostro sistema sanitario globale e prendere misure concrete per affrontare il problema, altrimenti saranno responsabili della perdita di migliaia di altre vite nella prossima grande epidemia”, dichiara la dott.ssa Joanne Liu, presidente di MSF. “Sussiste il reale pericolo che tutto prosegua come se niente fosse ma, per fare un paragone su scala minore, nessun grande ospedale chiuderebbe il pronto soccorso per concentrarsi solo sulla medicina generale – entrambi sono necessari per i pazienti di tutto il mondo”.

I fallimenti globali riscontrati nella risposta contro l'Ebola – il ritardo nel dare l’allarme, la sorveglianza inefficace, la lenta risposta internazionale, l'assenza di leadership, la mancanza di cure e vaccini – non sono un caso isolato. Essi sono la realtà in molte emergenze che le équipe di MSF affrontano quotidianamente.

“Attualmente, si percepisce l'assenza di una leadership mondiale per la salute. Durante l'Assemblea Mondiale della Sanità a Ginevra, la scorsa settimana, la tanto osannata riforma dell'OMS sembra essersi arenata. Gli Stati membri delle Nazioni Unite non sono riusciti a impegnarsi a versare ulteriori fondi e non sono arrivati a un chiaro accordo su come far diventare realtà una risposta rapida ed efficace”, aggiunge Florian Westphal, direttore di MSF Germania. “Ci auguriamo che i leader del G7 mostrino una maggiore leadership politica e diano la giusta priorità alle emergenze sanitarie per evitare che future epidemie vadano fuori controllo, come succede attualmente”.

Il sistema sanitario e l'aiuto globale al momento premia i paesi che si impegnano a raggiungere obiettivi di sviluppo a lungo termine, ma ci sono pochi incentivi affinché i paesi dichiarino focolai di malattie infettive, per paura di danneggiare il commercio e il turismo. I paesi devono invece essere incoraggiati ??a riconoscere pubblicamente un focolaio, mentre le nazioni più ricche devono predisporre personale e risorse per sostenere i Ministeri della Salute che non sono in grado di affrontarlo da soli.

L’urgenza di nuovi farmaci e strumenti sanitari

La Germania, presidente del G7 nel corso del 2015, ha inserito tre questioni di ambito sanitario nell’agenda del G7: l’Ebola, le malattie dimenticate e la resistenza antimicrobica. La mancanza di farmaci e strumenti sanitari per queste malattie riflettono un sistema di ricerca e sviluppo lacunoso, in cui gli strumenti necessari hanno prezzi di gran lunga fuori portata, o semplicemente inesistenti per mancanza di ricerca.

“Il vertice del G7 ha giustamente messo all'ordine del giorno i problemi di salute pubblica più attuali ma non si parla di correggere il sistema di ricerca e sviluppo in modo da poter cambiare rotta”, dichiara Philipp Frisch della Campagna per l'Accesso ai Farmaci di MSF. “L’assenza di ricerca e sviluppo per l’Ebola, per le resistenze antimicrobiche e per le malattie dimenticate è un problema enorme; milioni di persone soffrono di malattie per le quali non esistono farmaci o vaccini efficaci, perché non rappresentano un mercato redditizio per l'industria farmaceutica. I leader del G7 devono dare priorità ai finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo in questi ambiti sanitari trascurati”.

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