Geo Barents: sbarco parziale e selettivo a Catania

Geo Barents: sbarco parziale e selettivo a Catania

Geo Barents ultime notizie: dopo giorni di attesa in acque internazionali, nella serata di domenica 6 novembre la Geo Barents, la nostra nave di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, ha ricevuto dalle autorità italiane l’autorizzazione a entrare nel porto di Catania.

Secondo il diritto internazionale, tutti i sopravvissuti devono sbarcare in un luogo sicuro il prima possibile. Non è quello che è successo alle persone a bordo della Geo Barents: sono sbarcate le famiglie, i minori e coloro che sono stati considerati vulnerabili. A 214 sopravvissuti è stato negato questo diritto: sono ancora a bordo.

Un’operazione di salvataggio può considerarsi conclusa solo quando tutti i sopravvissuti sono sbarcati in un luogo sicuro. Lo sbarco parziale e selettivo, suggerito nel decreto del governo italiano, è brutale e non può essere considerato legale secondo le convenzioni marittime.

Durante le lunghe ore di attesa in porto, 3 dei sopravvissuti si sono gettati dalla nave e sono stati recuperati dalla polizia. Due di loro si sono rifiutati di risalire a bordo e hanno trascorso la notte dormendo sul molo.

Queste le loro storie.

Le testimonianze di Youssouf* e Ahmed*

Dopo giorni e giorni su quella nave stavo impazzendo. Ho avuto la sensazione che il mio corpo e i miei sogni stessero andando in frantumi. Sono grato per tutta l’assistenza che ho ricevuto a bordo ma non ce la facevo più a sopportare quella situazione. Ho lasciato il nord della Siria per offrire una vita più sicura alla mia famiglia. Ho quattro figlie che sono rimaste lì e spero che possano raggiungermi presto in un luogo sicuro, in Europa.  La più piccola ha solo sei anni. Negli ultimi anni hanno visto le bombe cadere sulla nostra città e non possono andare a scuola perché la zona continua a non essere sicura. I gruppi armati sono ovunque, rapiscono le persone per chiedere il riscatto, la situazione è fuori controllo e ogni giorno ho paura per la loro vita. Voglio semplicemente trovare un posto dove possano essere libere dalla paura e sentirsi al sicuro. Questo è il mio sogno e non permetterò a nessuno di portarmelo via”. Youssouf Siriano soccorso dalla Geo Barents

Yo

Ahmed* ha lasciato Damasco, in Siria, un anno fa per fuggire dalla situazione pericolosa e insostenibile nel suo paese, dove non poteva più restare. È andato in Libia e da lì, per sei volte, ha tentato di attraversare il Mar Mediterraneo a bordo di imbarcazioni instabili; è stato intercettato e portato in centri di detenzione in Libia dove ha subito violenze e abusi prolungati. Ci ha raccontato che da allora ha forti dolori alla schiena a causa delle violenze che ha subito.

Sia Youssouf* che Ahmed*, da quando si sono tuffati in mare per protestare contro la decisione delle autorità italiane, hanno trascorso l’intera notte all’aperto in banchina rifiutando da questa mattina cibo e acqua.

Ahmed* è stato nel pomeriggio trasportato via in ambulanza.

*nomi di fantasia

Condividi con un amico