Gruppi della società civile chiedono la fine dell’ingiustificato monopolio Gilead sul farmaco contro l’Epatite C in Europa

Gruppi della società civile chiedono la fine dell’ingiustificato monopolio Gilead sul farmaco contro l’Epatite C in Europa

Questa settimana l’Ufficio Brevetti Europeo (EPO) terrà un’udienza sull’opposizione, presentata da gruppi della società civile in 17 paesi nel marzo 2017, contro un ingiustificato brevetto che consente alla farmaceutica americana Gilead Sciences di far pagare in Europa prezzi esorbitanti per il Sofosbuvir, farmaco chiave contro l’Epatite C.

Médecins du Monde (MdM), Medici Senza Frontiere (MSF) e Just Treatment sono tra le organizzazioni mediche che hanno contestato la validità del brevetto Gilead sul Sofosbuvir, perché il farmaco non ha le caratteristiche richieste per essere considerato un’invenzione brevettabile dal punto di vista legale o scientifico. Oggi le organizzazioni esortano l’EPO a ripensare la decisione che garantisce a Gilead questo monopolio, e il 13 e 14 settembre l’EPO terrà un’udienza pubblica a Monaco per prendere una decisione sul caso.

Se l’opposizione al brevetto avesse successo, e il brevetto venisse quindi annullato, sarebbe un enorme passo avanti per consentire la produzione e l’importazione di versioni generiche ed economicamente accessibili del Sofosbuvir in Europa, proteggendo così i sistemi sanitari di tutta Europa dall’ingiustificato onere economico dovuto al prezzo eccessivo imposto dall’azienda.

In Europa i prezzi estremamente alti di nuovi farmaci contro l’Epatite C – definiti antivirali ad azione diretta (DAA) – hanno spinto le organizzazioni della società civile ad analizzare più attentamente la questione e successivamente a contestare il monopolio e la legittimità di questi brevetti.

Ho sopportato una straziante attesa lunga tre anni prima di accedere al farmaco orale più importante per la cura dell’Epatite C, il Sofosbuvir. Il mio medico mi ha detto più volte che ero malata, ma non abbastanza per poter ricevere il trattamento dal programma sanitario pubblico. Non voglio che altre persone si vedano negare il Sofosbuvir a causa del prezzo esorbitante, quindi continuerò a combattere per il loro accesso a questa cura per l’Epatite C.” Clare Groves Organizzazione Just Treatment

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che 15 milioni di persone nell’area europea – circa una persona su 50 – siano malate croniche di Epatite C, con circa 112.500 decessi ogni anno per patologie correlate come il cancro al fegato o la cirrosi. L’avvento dei farmaci antivirali diretti, che offrono una cura più sicura, più breve e più efficace rispetto ai vecchi farmaci, ha segnato un importante spartiacque nel trattamento della malattia, con tassi di guarigione di oltre il 90%, mentre prima solo il 50% dei trattamenti aveva esito positivo.

Il Sofosbuvir rappresenta la base della maggior parte delle combinazioni di trattamento per l’Epatite C, ma l’accesso ai nuovi trattamenti resta molto limitato a livello globale a causa dei prezzi troppo elevati, i governi e gli attori che curano i pazienti in molti paesi sono costretti a razionare il trattamento e limitare l’accesso alla cura solo alle persone che hanno una forma avanzata della malattia.

In Europa, Gilead fa pagare fino a 43.000 euro per un trattamento di 12 settimane di Sofosbuvir per una persona. Ma in paesi dove il farmaco non è brevettato, la competizione tra i produttori di farmaci generici ha portato il prezzo del Sofosbuvir ad appena 52 euro per lo stesso regime di trattamento.

Studi hanno dimostrato che produrre il farmaco costa circa 0,50 euro per ogni pillola quotidiana.

“Le barriere economiche all’accesso ai farmaci e alle cure mediche sono diventate una sfida anche per paesi ad alto reddito in Europa, e poiché i brevetti ingiustificati sono la causa principale di questi prezzi eccessivi, è arrivato il momento di contestare anche in Europa i brevetti concessi immeritatamente” ha dichiarato Olivier Maguet, della campagna sui prezzi dei farmaci di Médecins du Monde.

Mentre i prezzi elevati imposti ai farmaci sono un problema ben noto in molte parti del mondo, oggi il prezzo eccessivo degli antivirali diretti ha per la prima volta portato l’attenzione dell’Europa sull’impatto che hanno i monopoli sia sui bilanci dei sistemi sanitari sia sull’accesso dei pazienti a molti altri farmaci essenziali. Opposizioni contro i brevetti sul Sofosbuvir e altri antivirali diretti sono state presentate in diversi paesi, e importanti brevetti sul Sofosbuvir sono già stati respinti in Egitto, Cina e Ucraina. Altri paesi, come Argentina, Brasile, India, Russia e Tailandia, sono in attesa della decisione.

Ogni giorno MSF testimonia in prima persona quanto i monopoli sui farmaci restringano la possibilità che i pazienti possano accedere a farmaci salvavita. MSF è riuscita ad estendere il trattamento di pazienti affetti da Epatite C in paesi come la Cambogia e l’India, quando sono diventati disponibili farmaci generici di qualità garantita e più economici. È importante che l’Ufficio Brevetti Europeo e gli uffici brevetti in tutto il mondo applichino una maggiore attenzione quando concedono monopoli sui farmaci, riconoscendo l’impatto negativo che i brevetti ingiustificati hanno sulla salute delle persone. Revocare il brevetto Gilead porrebbe fine al monopolio di questa azienda farmaceutica in Europa e consentirebbe ai paesi europei di ottenere il Sofosbuvir da produttori di farmaci generici a prezzi accessibili. Sarebbe anche un segnale forte per altri paesi, perché si oppongano ai brevetti concessi senza che ne esistano le condizioni quando la salute e la sopravvivenza delle persone sono a rischio.” Gaelle Krikorian Responsabile Policy della Campagna MSF per l’Accesso ai Farmaci.

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