HIV: allarme per una sperimentazione clinica in Camerun

Yaoundé/Ginevra, 25 Febbraio 2005 – L’organizzazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere accoglie con favore la sospensione dello screening clinico avviato a Doula (Camerun) da Family Health International per testare l’efficacia di un farmaco per prevenire la trasmissione del virus dell’HIV. Per la sperimentazione sono state arruolate 400 prostitute siero-negative alle quali viene somministrato il farmaco da testare oppure un placebo.
Il farmaco in questione (Tenofovoir) – generalmente utilizzato nelle terapie di seconda linea per le persone malate di Aids – è stato messo a disposizione dal settembre 2004 dalla compagnia farmaceutica Gilead Sciences che lo vende con il nome commerciale di Viread. La sperimentazione è sostenuta dalla Fondazione di Bill e Melinda Gates. Recentemente il ministero della salute camerunese ha sospeso il trial grazie alla forte pressione esercitata da gruppi di attivisti basati in Camerun e in Francia.

MSF esprime profonda preoccupazione per la situazione delle donne che dopo aver partecipato alla sperimentazione hanno contratto il virus senza che vengano loro assicurati i trattamenti salva-vita. “Al di là del dibattito sull’eticità dei trial di sperimentazione di farmaci per la prevenzione dell’HIV che espongono persone sane al rischio di infettarsi – spiga Laurence Gaubert, capo missione di MSF in Camerun – come organizzazione medica la nostra preoccupazione più immediata è che le donne che si sono infettate per aver partecipato alla sperimentazione ricevano gratis ora e per il resto della loro vita i trattamenti medici adeguati. Assicurare l’accesso alle cure ai partecipanti al trial è una precisa responsabilità di Family Health International, Gilead Sciences e della Fondazione Bill e Melinda Gates”.

Stando a quanto riferito da un reportage andato in onda nel gennaio 2005 su la TV francese “France 2”, alle donne reclutate per il trial è stato chiesto di firmare un foglio in cui si diceva chiaramente che, in caso avessero contratto la malattia, gli organizzatori dello studio clinico non avrebbero potuto fornire loro i farmaci per curarsi.

Il coordinatore dello studio ha anche affermato che le donne che si fossero infettate partecipando alla sperimentazione sarebbero poi state curate da Medici Senza Frontiere. “Questo non risponde al vero. MSF non ha mai intrattenuto alcuna relazione formale o informale con Family Health International o con altri dei soggetti che hanno organizzato la sperimentazione – sottolinea Laurence Gaubert -. In ogni modo MSF non si tirerà indietro davanti alla necessità di offrire terapie a tutti i pazienti sieropositivi che ne abbiano bisogno, compatibilmente con le nostre capacità”.
MSF pensa che il comportamento dei finanziatori e degli organizzatori dello studio clinico sia inaccettabile: alle perone che si ammalano durante la sperimentazione dovrebbero essere sempre assicurate le cure salva-vita. MSF chiede anche che la compagnia farmaceutica che produce il Tenofovir renda il farmaco disponibile a prezzi accessibili per tutti i camerunesi malati di Aids che ne abbiano bisogno.
Secondo alcuni dati raccolti da MSF parlando con le donne coinvolte nella sperimentazione è evidente che le partecipanti non avevano ricevuto informazioni adeguate. Se il trial dovesse riprendere alle partecipanti dovranno essere fornite informazioni chiare.

MSF gestisce un programma di cura dell’Aids nell’ospedale pubblico Nylon di Douala. Il programma è aperto a uomini, donne e bambini senza alcuna discriminazione. MSF somministra farmaci antiretrovirali a più di 500 pazienti malati di Aids a Douala. MSF gestisce programmi di cura dell’Aids anche a Yaoundè dove somministra ARV a più di 880 pazienti.

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