Il 2004 di MSF

Con le sue attività di soccorso medico, MSF è attiva in quasi 80 paesi. Anche nel 2004, in tutto il mondo, MSF ha soccorso le vittime di catastrofi naturali e di guerre e violenze. Ecco una breve panoramica.

Gennaio. Primo progetto di trattamento gratuito con antiretrovirali in Etiopia. Nel Darfur, regione del Sudan occidentale, le vittime civili dei bombardamenti aumentano.
In collaborazione con le autorità, abbiamo potuto offrire gli antiretrovirali (ARV) a 13 pazienti affetti da HIV/AIDS. Questo inizio, nella remota città di Humera è incoraggiante. L’impegno di MSF in Darfur si intensifica per soccorrere i civili minacciati dalle violenze.

Febbraio. Assistenza ai congolesi che lavorano nelle miniere di diamanti in Angola.
Violenze nel Nord dell’Uganda: MSF ha lanciato programmi d’urgenza per soccorrere le migliaia di sfollati a Amuria, Lira e Gulu.
Circa 25.000 congolesi hanno ricevuto l’ordine di lasciare l’Angola. Sulla via del ritorno, sono stati vittime di violenze e saccheggi. La popolazione locale non ha i mezzi per accogliere i rifugiati rientrati. MSF ha avvia un programma d’urgenza ad Amuria, nel Nord dell’Uganda dove circa 33.000 sfollati hanno trovato rifugio da giugno 2003.

Marzo. MSF chiede alla comunità internazionale d’investire più fondi nella ricerca sulla tubercolosi e lo sviluppo di farmaci. Haiti: MSF cura le vittime di violenze nell’ospedale di Port-au-Prince.
Il test diagnostico e i farmaci disponibili sono ormai obsoleti, il trattamento non è più efficace.
MSF ha iniziato a gestire il pronto soccorso dell’ospedale venerdì 27 febbraio, per fornire cure gratuite alle persone ferite durante gli scontri.

Aprile. Arjan Erkel è libero! L’11 aprile una telefonata dalla Russia ci annunciava la liberazione di Arjan, rapito 20 mesi prima.
Giornata Mondiale della Malaria: mancano i farmaci efficaci.
La liberazione del nostro operatore è stata negoziata da un’associazione di veterani della polizia segreta russa. In Africa la malaria è la principale causa di mortalità infantile. MSF avverte che bisogna finanziare subito l’aumento di produzione dei farmaci della terapia combinata a base di derivati dell’artemisinina.

Maggio. Crisi umanitaria in Darfur .
Indonesia: violenze ad Ambon, MSF distribuisce materiale medico agli ospedali.
Una indagine di MSF mette in evidenza un tasso di malnutrizione allarmante in un momneot in cui le riserve di cibo diminuiscono rapidamente. Gli aiuti della comunità internazionale alle popolazioni sfollate tardano ad arrivare.

Giugno. Cinque operatori di MSF vengono assassinati in Afganistan.
Il 2 giugno, 5 colleghi – Helene, Pim, Egil, Fasil Ahmad e Besmillah – vengono brutalmente uccisi nella provincia di Badghis. A causa di questo attentato MSF ha deciso di ritirarsi dall’Afganistan, dopo 24 anni di presenza nel paese.

Luglio. La corsa contro l’Aids dimentica i bambini. Denuncia di Medici Senza Frontiere.
Le multinazionali farmaceutiche e i governi ignorano la necessità di sviluppare terapie e strumenti diagnostici contro l’HIV/AIDS studiati appositamente per i bambini.

Agosto. Colera in Ciad. Nella capitale, migliaia di persone sono toccate dall’epidemia.
MSF risponde all’emergenza avviando un’unità di trattamento colera e vigila sull’espandersi dell’epidemia, isolando i pazienti infetti e disinfettando le case.

Settembre. Inondazioni ad Haiti. Un’équipe d’urgenza di MSF interviene a Gonaives, una città gravemente colpita dal ciclone Jeanne.
Darfur: gli aiuti agli sfollati del sud sono ancora insufficienti.
La popolazione ha bisogni primari enormi : cure mediche, ripari, viveri e acqua potabile. Una nuova indagine condotta da MSF rivela la precarietà della situazione nutrizionale e sanitaria.

Ottobre. Ritorno forzato dei richiedenti asilo arrivati in Italia.
Le autorità italiane hanno creato un ponte aereo per rimandare in Libia più di 300 richiedenti asilo appena arrivati sul territorio italiano. Questo ponte aereo viola il diritto italiano e le convenzioni internazionali in materia d’asilo.

Novembre. MSF ritira i suoi volontari dall’Iraq.
Costa d’Avorio: MSF ha curato 39 civili feriti durante i bombardamenti di Bouaké.
La decisione è legata ai rischi troppo elevati cui sono esposti gli operatori umanitari. I bisogni umanitari e medici della popolazione irachena restano immensi. Nell’ospedale di Bouaké MSF è presente con un team medico-chirurgico

Dicembre. Un forte terremoto nell’Oceano Indiano e l’onda anomala conseguente (tsunami) provocano una catastrofe senza precedenti in Asia del sud.
MSF è la prima organizzaione umanitaria a soccorrere la popolazione di Aceh, nell’isola di Sumatra (Indonesia), la regione più colpita.

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