Il Programma di Accesso al tenofovir della Gilead a favore dei paesi in via di sviluppo: erano solo false promesse?

 

 

8 febbraio 2006 – A più di tre anni dall’annuncio del "Programma di Accesso" al tenofovir da parte della Gilead Sciences, questo farmaco antiretrovirale di fondamentale importanza non è ancora a disposizione per molti paesi in via di sviluppo.

Commercializzato come Viread® (tenofovir disoproxil fumarate) negli Stati Uniti, il tenofovir è stato approvato oltre quattro anni fa dalla Food and Drug Administration e oggi rappresenta un’importante opzione per il trattamento antiretrovirale sia per i malati di AIDS che iniziano per la prima volta una terapia sia per coloro che in una seconda fase hanno necessità di accedere a farmaci più nuovi e questo perché ha meno effetti collaterali dei vecchi antiretrovirali.

Poiché la Gilead è l’unico produttore del tenofovir (le versioni generiche del farmaco non sono state riconosciute a livello internazionale) MSF e altre organizzazioni dipendono dalla disponibilità dell’azienda farmaceutica per quanto riguarda la diffusione a livello più ampio di questo farmaco estremamente necessario. Nel dicembre del 2002, la Gilead comunicò che il tenofovir sarebbe stato disponibile, a prezzo ridotto, inizialmente per 68 e successivamente per 97 paesi in via di sviluppo attraverso il suo Programma di Accesso del Viread. Più di tre anni dopo, l’uso del tenofovir viene registrato solo in sei di questi paesi: Bahamas, Gambia, Kenya, Ruanda, Uganda e Zambia. L’azienda farmaceutica non è riuscita a richiedere l’autorizzazione per la commercializzazione o a rendere in qualche altro modo disponibile il farmaco nella maggior parte dei paesi in via di sviluppo.

"La Gilead è fiera di far vedere a medici e azionisti quanto sia efficace il tenofovir nella cura dell’AIDS ma, a parte fare comunicati stampa e vuote promesse, l’azienda ha fatto ben poco per garantire che il farmaco fosse a disposizione di coloro ne hanno veramente bisogno nei paesi in via di sviluppo" ha detto la dottoressa Alexandra Calmy, medico specializzato nella cura dell’AIDS, che ha collaborato con MSF nella Campagna per l’Accesso ai Farmaci Essenziali e che questa settimana partecipa al CROI di Denver.

In Sudafrica, la Gilead ha completato la richiesta di registrazione solo nel novembre del 2005, tre anni dopo l’annuncio della riduzione del prezzo del farmaco per una serie di paesi in via di sviluppo. Considerando il tempo medio che intercorre tra la presentazione della richiesta e l’approvazione per la registrazione di un farmaco in Sudafrica, il farmaco difficilmente sarà disponibile per i pazienti prima del 2007. C’è un gap di cinque anni tra l’annuncio della Gilead e la disponibilità del farmaco in questo paese.

Oggi per riuscire ad ottenere il farmaco per i pazienti del Sudafrica, i medici di MSF che gestiscono progetti di cura dell’AIDS sono costretti a passare attraverso una serie di gravose procedure, come fornire il nome di ogni paziente necessiti del farmaco, per poter importare il tenofovir direttamente dalla Gilead in California, con una autorizzazione speciale della legge sudafricana.

"Le complesse procedure della richiesta e in particolare le difficoltà e le spese ulteriori per la spedizione dalla California fanno sì che la stragrande maggioranza dei medici del Sudafrica non abbia accesso al tenofovir. Se le spedizioni subiscono un ritardo, ci troviamo di fronte alla penosa situazione di dover razionare il farmaco" ha detto il dottor Eric Goemaere, capo missione del progetto di cura dell’HIV/AIDS di MSF a Khayelitsha, vicino Cape Town.

La Gilead non considera la Tailandia tra i paesi che rientrano nel programma di accesso al farmaco e, ad oggi, non ha commercializzato il farmaco in questo paese. "Quando MSF ha incontrato i rappresentanti della Gilead alla Conferenza Internazionale sull’AIDS qui a Bangkok nel luglio del 2004, ci avevano assicurato che avrebbero registrato immediatamente il farmaco" dice il dottor David Wilson, coordinatore medico di MSF per i progetti di cura dell’AIDS in Thailandia. "A distanza di 18 mesi, stiamo ancora aspettando".

"Se la Gilead attende la firma dell’accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Tailandia per registrare il tenofovir in Tailandia, l’azienda potrebbe avere cinque anni di esclusiva sul farmaco. Non si può far a meno di pensare che sia questo il motivo del ritardo" ha concluso Wilson.

MSF sta sollecitando la Gilead a trasformare le promesse fatte sulla carta in farmaci per i malati e a tener fede alle promesse.

MSF e la cura per l’HIV/AIDS
MSF ha iniziato a fornire servizi di cura e prevenzione dell’HIV/AIDS negli anni novanta. Nel 2000 MSF ha introdotto la terapia antiretrovirale all’interno dei suoi progetti in Thailandia, Sudafrica e Camerun. Attualmente MSF somministra la terapia antiretrovirale a circa 60.000 pazienti all’interno di 50 progetti in 29 paesi.

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