India importante passo avanti per l’’accesso ai farmaci

Per la prima volta un’opposizione preventiva1 presentata dalla società civile indiana per un farmaco antiretrovirale (ARV) ha impedito la concessione di un brevetto. Si tratta di un importante precedente per le altre 12 opposizioni presentate per altri rispettivi farmaci ARV, nonché di un’importante vittoria per l’accesso ai farmaci nei paesi in via di sviluppo.

L’ufficio brevetti indiano ha respinto l’11 giugno la richiesta di brevetto presentata nel 19982 dall’azienda farmaceutica tedesca Boehringer Ingelheim per lo sciroppo di Nevirapina, un farmaco utilizzato per curare i bambini colpiti dall’HIV/AIDS. La decisione si basa sull’opposizione, fondata su questioni tecniche e di salute pubblica, presentata da due associazioni indiane di pazienti sieropositivi, il Positive Women’s Network e l’Indian Network for People Living with HIV/AIDS, nel 2006.

Questa decisione costituisce un precedente legale importante per la lotta della società civile indiana per l’accesso ai farmaci salvavita e per evitare una facile o troppo leggera concessione di brevetti.

Diverse associazioni espressione della società civile in India hanno investito moltissimo negli ultimi anni per poter ricorrere alle protezioni della salute pubblica previste nella legge indiana in materia di brevetti, allo scopo di proteggere e promuovere l’accesso alla terapia per sé e per le persone nelle loro stesse condizioni nei paesi in via di sviluppo. Dato che molti paesi in via di sviluppo contano su farmaci prodotti in India e venduti a un prezzo abbordabile, questi sforzi hanno un notevole impatto globale.

La legge indiana in materia non considera brevettabili i semplici miglioramenti o le nuove forme di farmaci già esistenti. L’opposizione in questione sosteneva che la formulazione di Nevirapina in sciroppo rappresentasse una nuova forma di un farmaco già esistente inventato per la prima volta nel 1989, e perciò prima del 1995, termine utile per la brevettabilità stabilito dalla legge indiana in materia.

Le aziende farmaceutiche elaborano variazioni dei farmaci esistenti allo scopo di estendere il più possibile i loro monopoli, una tattica chiamata “evergreening”. Per estendere il monopolio fino al 2018, la Boehringer nel 1998 ha depositato domanda di brevetto per la formulazione di Nevirapina in sciroppo in molti paesi in via di sviluppo, tra cui l’India.

La decisione fa altresì riferimento alla sentenza della Corte Suprema Indiana dell’agosto 2007 nell’azione promossa dalla Novartis contro il Governo indiano e la sua legge in materia di brevetti. La sentenza a sfavore di Novartis garantisce la protezione della salute pubblica prevista dalla legge indiana, volta ad evitare la pratica dell’evergreening.

Questa mancata concessione del brevetto dimostra quanto siano importanti le protezioni nella legge indiana in materia di brevetti e quanto sia essenziale che la società civile si mobiliti per verificare che non vengano concessi brevetti ingiustificati. La concessione di brevetti inutili porta alla limitazione della concorrenza, a prezzi più elevati e, di conseguenza, al mancato accesso da parte dei pazienti a farmaci salvavita.

 


1 L’opposizione preventiva è una norma voluta dal Governo Indiano al momento della revisione della propria legge sui brevetti farmaceutici e che, pur ottemperando agli accordi internazionali, tutela gli interessi della salute dei propri cittadini. In pratica chiunque ne abbia interesse e sulla base di valide ragioni potrà opporsi alla concessione di un brevetto appena la richiesta viene presentata, senza dover aspettare l’effettivo rilascio del brevetto.
2 Tra il 1995 e il 2005 l’India non riconosceva i brevetti sui farmaci (era cioè possibile produrre versioni generiche di farmaci) ma aveva previsto l’istituzione di un sistema di raccolta di richieste di brevetti che sarebbero state visionate a partire dal 2005.

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