Kobane: MSF supporta una campagna di vaccinazione contro il morbillo

Kobane:

“La campagna è stata avviata in quattro aree della città di Kobane per facilitare l’accesso ai vaccini per i residenti” dichiara Jason Mills, capo missione di MSF. Il centro di amministrazione sanitaria, in collaborazione con le équipe di MSF, ha fornito vaccini contro il morbillo e vitamina A per i bambini dai 6 mesi ai 5 anni di età. La campagna è iniziata il 18 agosto, per una durata di sei giorni, per proseguire nei tre giorni successivi in quattro aree rurali nei dintorni. “Le équipe hanno vaccinato 3.410 bambini nella città di Kobane e 2.366 nei villaggi circostanti” ha aggiunto Mills. 

Le équipe di MSF sono testimoni delle conseguenze che il conflitto in corso ha sulle persone, in particolare sui bambini che ne sono gravemente colpiti. Dalla metà del 2014, una brusca interruzione delle vaccinazioni di routine a Kobane ha portato a un ritorno di malattie altrimenti prevenibili. Nel corso del conflitto, casi di morbillo sono stati costantemente segnalati in tutta la Siria settentrionale. Un sondaggio sulla copertura vaccinale condotto da MSF a Kobane, nel giugno 2015, ha mostrato che soltanto il 17% dei bambini aveva ricevuto il pacchetto completo di vaccinazioni.

“I bambini a Kobane non sono stati vaccinati per più di un anno. Il conflitto ha colpito l’intero sistema sanitario” spiega il dottor Hikmat Muhammed Ahmed, dell’amministrazione sanitaria di Kobane. I servizi sanitari a Kobane sono stati interrotti quasi interamente per oltre un anno, con rischi per la salute delle persone esposte a malattie ed epidemie. “Siamo preoccupati per le epidemie di morbillo, poliomielite, pertosse (tosse convulsa) e infezioni legate all’acqua e all’igiene,  come il tifo, epatite A ed E – a causa della prolungata interruzione dei servizi di vaccinazione di routine e i danni alle infrastrutture igienico-sanitarie”, spiega Vanessa Cramond, responsabile medico per le emergenze di MSF.

MSF lavora a fianco dell’amministrazione sanitaria di Kobane da marzo 2015 per risanare le strutture mediche di base, fornire servizi sanitari ambulatoriali, ripristinare i servizi di vaccinazione e creare programmi di sostegno psicosociale. In collaborazione con la comunità locale, sono state distribuite pastiglie per la purificazione dell’acqua e taniche a circa 4.000 famiglie.

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