Kunduz: il bilancio delle persone uccise negli attacchi aerei degli Stati Uniti è salito a 42

Dopo due mesi di indagini approfondite seguite all’attacco aereo degli Stati Uniti che ha distrutto il nostro centro traumatologico a Kunduz, in Afghanistan, lo scorso 3 ottobre, annunciamo oggi con grande tristezza che il bilancio delle vittime è salito ad almeno 42 persone.

Le cifre rivedute comprendono i 14 membri dello staff di MSF uccisi, così come 24 pazienti e quattro parenti che fornivano assistenza supplementare. In precedenza avevamo parlato di almeno 30 vittime, ma  confermiamo oggi che il bilancio è salito a 42 persone, dopo la revisione metodica dei documenti di MSF, le richieste delle famiglie, e le testimonianze di pazienti, personale e familiari.

Anche se la determinazione del numero di morti è stata estremamente difficile nella confusione che regnava nella struttura dopo l'attacco, ampi sforzi sono stati intrapresi per identificare tutte le persone decedute. Parte degli archivi medici, delle cartelle dei pazienti e dei fogli di ammissione sono stati distrutti, perché si trovavano nell'edificio principale dell’ospedale che èandato a fuoco. Inoltre, ulteriori resti umani sono stati trovati tra le macerie dell'ospedale nel corso degli ultimi due mesi. Le indagini dettagliate effettuate – insieme al controllo incrociato con altri ospedali in Afghanistan, dove i pazienti di MSF sono stati trasferiti dopo l’attacco hanno fatto salire il bilancio delle vittime ad almeno 42 persone.

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