La nave di MSF Bourbon Argos porta in salvo le prime 477 persone

E’ in arrivo questo pomeriggio al porto di Augusta la nave Bourbon Argos di MSF – salpata sabato scorso per rafforzare le operazioni di ricerca e soccorso in mare – che ieri ha effettuato il primo salvataggio in mare di 477 persone, tra cui 141 donne e 17 bambini.

Gli ospiti della Bourbon Argos sono in buone condizioni generali. La maggior parte di loro è di origine eritrea, mentre altre provengono da Bangladesh, Siria e Somalia.

Dopo la prima accoglienza e la distribuzione di generi di conforto, l'équipe di MSF ha effettuato consultazioni mediche e alcuni interventi sanitari minori. 

“E' stata una grandissima emozione vedere 477 visi sereni, a bordo della Bourbon Argos, certi che il peggio era ormai passato” ha detto Loris De Filippi, presidente di MSF che è a bordo della Bourbon Argos come coordinatore medico.

“Il barcone che li aveva trasportati fino a quel momento era del tutto malandato e non ce l'avrebbe mai fatta ad attraversare il Mediterraneo. Abbiamo fatto di tutto per accoglierli al meglio, fornendo cibo, lenzuola termiche, acqua, materassi per le donne e i bambini, consultazioni mediche. Vedere quei 17 bambini giocare, mangiare mele e rincorrersi sul ponte della nostra nave è un'immagine che resterà per sempre nei nostri cuori”.

Sempre nella giornata di ieri, anche la nave MY Phoenix, che opera nell’ambito dell’operazione di ricerca e soccorso congiunta MSF-MOAS, ha effettuato due salvataggi per un totale di 188 persone provenienti da diversi paesi dell’Africa Subsahariana.

Anche in questo caso tutte le persone sono in buone condizioni di salute e verranno sbarcate nelle prossime ore in Italia. 

Nel frattempo, la Commissione Europea ha presentato l’agenda della migrazione con le misure che saranno adottate per rispondere alla crisi in atto nel Mediterraneo.

Per MSF l'aumento dei finanziamenti e del raggio d’azione della missione Frontex/Triton è un segno positivo di assunzione di responsabilità da parte dell’Europa, ma l’organizzazione è preoccupata per il possibile impatto di una missione che ha molteplici obiettivi.

Le conseguenze di una forte azione militare contro i trafficanti potrebbero infatti compromettere le attività di ricerca e soccorso portate avanti da organizzazioni umanitarie come MSF e MOAS e avere un serio impatto sulle persone che stiamo cercando di aiutare. 

L'Unione Europea deve dimostrare che può fare la differenza nel salvare vite in mare, offrendo alternative sicure a queste pericolose traversate sui barconi.

Inoltre, l'Europa deve urgentemente migliorare le condizioni che chi fugge attraverso il Mediterraneo deve affrontare nei paesi di arrivo, tra cui l’Italia.

Fino a quando l’UE non trasformerà le sue promesse in fatti, MSF continuerà a portare avanti operazioni di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, oltre a fornire assistenza medica a rifugiati e migranti che arrivano in Europa. A loro, e alle persone che in tutto il mondo sono costrette a fuggire, è dedicata la campagna #Milionidipassi, www.milionidipassi.it.

Cosa facciamo per i migranti

Negli ultimi quindici anni MSF ha fornito assistenza medica a migranti vulnerabili, richiedenti asilo e rifugiati lungo i confini europei. Oltre alle operazioni di ricerca e soccorso con la MY Phoenix e la Bourbon Argos, MSF presta servizio medico agli sbarchi e all’interno del CPSA di Pozzallo, e un servizio di assistenza psicologica nei centri di accoglienza straordinaria della provincia di Ragusa.
MSF svolge inoltre progetti di sostegno a migranti, richiedenti asilo e rifugiati in Grecia e Serbia fornendo assistenza sanitaria, distribuendo generi di primo soccorso, e riabilitando le vittime di tortura. 

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