La stagione della meningite.

Mentre in Africa prosegue la stagione arida, giungono le prime notizie di epidemie di meningite. La cosiddetta “cintura della meningite” si estende lungo una striscia che va da oriente a occidente, parallela al deserto del Sahara, e abbraccia i paesi sub sahariani, dal Senegal all’Etiopia. Per la precoce individuazione dei focolai di meningite è molto importante avere un buon sistema di vigilanza epidemiologica. Ma anche le campagne di vaccinazione e la cura dei primi casi riconosciuti sono fondamentali per evitare che i focolai possano degenerare in violente epidemie.

I primi casi.
Nelle ultime settimane sono stati scoperti numerosi casi di meningite nel nord dell’Etiopia, nelle regioni di Wellega e Gonder. Gli interventi risultano piuttosto difficoltosi in un paese vasto e sovrappopolato come questo, dove perdipiù le autorità stanno attuando un massiccio piano di reinsediamento dei profughi. Secondo i dati ufficiali raccolti dal team di MSF presente nella regione, sono stati finora resi noti 55 casi di meningite di tipo A e la soglia epidemica è stata superata in due kebeles (amministrazioni comunali) del distretto di Ibnat , a sud di Gonder.

Sono giunte inoltre notizie di un’epidemia di meningite di tipo A nella Repubblica Centro Africana, nel distretto di Batangafo, 400 chilometri a nord della capitale, Bangui. In questo distretto, abitato da 59.000 persone, sono stati finora dichiarati 42 casi sospetti dei quali 12 confermati come virus di tipo A, con un’incidenza di mortalità del 9,5%.

Vaccinazioni di massa.
In Etiopia, un team composto da 6 espatriati di MSF è stato inviato nella regione a sud di Gonder, sulle sponde del lago Tana, per fornire cure mediche ai primi casi di meningite e per organizzare una campagna di vaccinazione di massa in 15 kebeles , nel distretto di Ibnat, a sud di Gonder. 89.000 persone verranno vaccinate nell’ambito di una campagna la cui sfida è quella di individuare con esattezza le popolazioni più colpite da vaccinare, all’interno di una vasta area abitata da più di 2 milioni di persone. Il 18 marzo è arrivato in Etiopia un cargo inviato da MSF, con vaccini e forniture mediche per attuare la campagna di vaccinazione. Il team ha già vaccinato le prime 8.000 persone nell’ambito di una campagna che durerà diverse settimane. Altri team di MSF stanno inoltre vaccinando 60.000 persone nei distretti di Wellega, nel sud dell’Etiopia.

La nostra Unità di Emergenza ha inoltre inviato un infermiere e un esperto di logistica nella Repubblica Centro Africana per rafforzare il team già presente nel paese. Vaccineranno tutta la popolazione di Batangafo e dintorni al di sopra dei due anni di età. La campagna di vaccinazione, iniziata l’8 marzo, va a beneficio dei 59.000 abitanti di Batangafo e delle vicine zone rurali. A metà marzo, erano già state immunizzate 40.000 persone. La campagna, lanciata in collaborazione con il Ministero della Sanità, prosegue ancora nelle zone rurali e comprende anche la vaccinazione contro il morbillo.

E’ giunta notizia di altri focolai epidemici in Burkina Faso, Costa d’Avorio, Niger e Repubblica Democratica del Congo. In tutti questi paesi, MSF combatte la malattia attraverso campagne di vaccinazione di massa e fornendo cure mediche adeguate.

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