Lettera aperta ai rappresentanti europei e internazionali riuniti a Madrid per il Medio Oriente

Médecins Sans Frontières (MSF) chiede che il Summit ponga fine alle violazioni in atto dei diritti umani della popolazione civile palestinese e che assicuri il rispetto del diritto umanitario internazionale.

MSF lavora nei territori palestinesi sin dal 1989. I nostri volontari hanno documentato il terribile impatto medico e psicologico che l’attuale conflitto ha sulla popolazione civile palestinese: è questa una parte della nostra azione sul campo da quando l’Al Aqsa Intifada ha avuto inizio.
Durante le ultime settimane, le nostre équipe sono state testimoni di un degrado crescente della situazione umanitaria.
Il numero crescente delle vittime tra i civili, gli attacchi indiscriminati alle strutture sanitarie e le continue restrizioni fatte alle organizzazioni umanitarie che aiutano le vittime non possono essere giustificate da un conflitto la cui violenza è in continua crescita.

Fino ad oggi, la comunità internazionale si è dimostrata incapace di farsi interlocutrice di una popolazione che continua a subire le conseguenze dell’uso sproporzionato della forza militare. La volontà politica dovrebbe essere decisa e focalizzata su misure concrete che garantiscano i diritti fondamentali della popolazione civile che non combatte, principale vittima di questo conflitto.

Le parole e le dichiarazioni non sono più sufficienti. Tutti i partecipanti devono usare il Summit di domani per fare fronte alle loro responsabilità e porre fine alla punizione imposta dalle forze di difesa israeliane alla popolazione palestinese che violano senza dubbio tutte le leggi del diritto umano internazionale.

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