Libano: aggiornamento sulle operazioni di MSF.

 

A Beit Jbail e ad Aitarun hanno rifornito di farmaci il personale medico e hanno effettuato visite mediche a Tebnine, una zona di transito per le persone che scappano dalla regione. MSF ha inoltre aiutato a evacuare dei civili che erano rimasti intrappolati a Aitarun, un villaggio, vicino al confine, pesantemente bombardato.

A Tiro MSF gestisce una clinica ambulatoriale all’ospedale Bashour. Equipe mobili si recano inoltre due giorni a settimana a fornire cure mediche agli sfollati nei centri collettivi di Tiro. Una clinica è in funzione a Sidone dal 31 luglio. Le equipe di MSF hanno distribuito alimenti per bambini e kit di igiene a 150 famiglie a Tiro e utensili per cucina a 500 famiglie a Sidone. Più a nord, MSF fornisce supporto agli ospedali a Jezzine e Nabatiye. Il 2 agosto, le equipe di MSF si sono recate nel sud della valle di Bekaa e hanno distribuito generi di soccorso alle persone sfollate a El Qaraaoun, dove le condizioni sono, al momento, accettabili.

Ci sono oltre 200mila sfollati che vivono nelle regioni montagnose del Monte Libano e dello Chouf, a sud-est di Beirut. MSF lavora nei distretti di Alaay e di Biet Ed Dine. Gli ultimi arrivati sono costretti a cercare riparo in condizioni di estrema povertà. La comunità locale li sta aiutando il più possibile, ma, dopo oltre due settimane, comincia a mancare l’acqua potabile e si stanno esaurendo alcune scorte alimentari.

Le equipe di MSF distribuiscono generi di soccorso ai più bisognosi. Quasi 8mila persone hanno ricevuto utensili per cucinare, fornelli, coperte e kit di igiene contenenti sapone, rasoi, spazzolini, ecc. Le equipe di MSF intervengono inoltre per migliorare le strutture idriche e sanitarie nei luoghi dove si sono raccolte le persone.

Il personale medico libanese riesce a rispondere alla maggior parte dei bisogni sanitari, ma sta esaurendo le scorte di alcuni farmaci comuni, inclusi quelli per curare le malattie croniche. MSF ha fornito materiale per dialisi sufficiente per 5mila trattamenti. Le equipe di MSF collaborano con i medici libanesi per allestire cliniche mobili per rispondere alla crescente domanda di assistenza medica da parte degli sfollati.

A Beirut circa 70mila sfollati hanno trovato rifugio in diverse centinaia di scuole. I team di MSF hanno avviato un progetto di cliniche mobili nella parte occidentale e orientale della città e hanno già visitato oltre 200 pazienti. Tra i problemi maggiori vi sono la mancanza di acqua potabile, di aree per lavarsi, di bagni e docce. Mancano anche farmaci per i pazienti affetti da malattie croniche. Nei prossimi giorni MSF ha intenzione di valutare sia la situazione nelle zone meridionali della città, sia i bisogni di assistenza psicologica per gli abitanti di Beirut.

Le scorte continuano ad arrivare dall’Europa nei paesi confinanti, dove sono state messe in piedi basi logistiche. Finora, 118 tonnellate di materiale sono giunte a Beirut per essere poi inviate nelle diverse zone dove lavorano le equipe di MSF. Cento tonnellate di materiale si trovano ancora a Cipro in attesa di essere spedite. Questo materiale è composto da generi non alimentari (kit di igiene, set per cucinare, coperte e tende), da materiale medico (materiale per dialisi, farmaci, kit chirurgici) e da materiale logistico (materiale igienico, auto, ecc.).

Si stima vi siano 30mila rifugiati libanesi in Siria. Il 3 agosto un aereo cargo di MSF ha trasportato coperte, materassi e materiale igienico, che verranno distribuiti alle 8500 persone alloggiate nelle scuole e nelle università.

 

 

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