Liberia appello di Medici Senza Frontiere: Garantite ai feriti l accesso alle cure mediche

Roma, 21 luglio 2003. Due ospedali d'emergenza gestiti da Medici Senza Frontiere (MSF) a Monrovia (capitale della Liberia) stanno assistendo più di 80 feriti nella terza ondata di scontri tra l'esercito governativo e i ribelli del Lurd (Liberians United for Reconciliation and Democracy).

Sabato sera, un colpo di mortaio ha centrato l'abitazione di un collaboratore locale di MSF, appena rientrato a casa. E' morto poco prima di arrivare all'ambulatorio d'emergenza di MSF a Mamba Point.

"Le raffiche di mitre e i colpi d'artiglieria sono molto vicini ai nostri ospedali e questo rende molto difficile curare i nostri pazienti in condizioni di sicurezza," afferma Alain Kassa, capo-missione di MSF a Monrovia. "Sabato, un proiettile vagante è finito nel reparto di pediatria. Oggi, temiamo che gli scontri strada per strada siano così intensi da impedire l'arrivo dei feriti all'ospedale."

Venerdì, i combattimenti hanno costretto MSF a sospendere le proprie azioni in tre cliniche che rispondevano ai bisogni di decine di migliaia di sfollati nel distretto di Montserrado (nord di Monrovia). A causa dell'intensificarsi degli scontri nell'area, migliaia di sfollati residenti nei campi hanno incominciato a mettersi in cammino verso le zone di Monrovia ritenute più sicure. Sabato notte, molti di loro si sono aggiunti agli altri 20.000 sfollati che avevano trovato rifugio nello stadio Samuel K. Doe, dove MSF è presente con una clinica, un centro per la cura del colera e strumenti per la potabilizzazione dell'acqua.

Sabato, MSF ha evacuato 50 pazienti affetti da colera, in gravi condizioni, da cue centri per la cura del colera troppo vicini agli scontri verso gli ambulatori d'emergenza realizzati in un compound di MSF a Mamba Point. Cento collaboratori locali di MSF si sono rifugiati nell'altra sede di MSF a Mamba Point.

"Rivolgiamo un appello a tutte le parti in conflitto affinché proteggano i civili intrappolati negli scontri, garantiscano loro l'accesso alle cure mediche e rispettino il diritto e l'urgenza delle strutture e del personale medico a svolgere il proprio lavoro in condizioni di sicurezza," ha dichiarato Pierre Mendiharat, capo-missione di MSF a Monrovia.

Presente in Liberia dal 1990, a Monrovia MSF gestisce due ospedali con reparti di degenza, chirurgia e dotati di strutture nutrizionali, otto ambulatori, quattro centri per il colera e diversi punti per la distribuzione di acqua potabile. Inoltre MSF supporta diverse cliniche in sei campi sfollati nei distretti di Montserrado e Bong.

Condividi con un amico