Mali: 400mila bambini da vaccinare contro il morbillo

Bamako/Roma – Finora nelle regioni di Timbuktu e di Gao si sono registrati più di 2.500 pazienti affetti da morbillo. MSF ha avviato tre centri per il trattamento del morbillo a Timbuktu e altri due nella regione di Gao. Inoltre, quattro cliniche mobili stanno localizzando i malati, per curarli e per trasportare i casi più gravi nei centri per il trattamento.

Il morbillo è una malattia che colpisce soprattutto i bambini. Questa patologia può essere fatale o causare gravi complicazioni, come la cecità o la polmonite. Il morbillo si può prevenire con le vaccinazioni, ma nelle aree colpite del Mali la scarsa copertura delle vaccinazioni influisce pesantemente sulla diffusione dell’epidemia.
Per prevenire questa situazione, nel mese di maggio MSF ha avviato una campagna di vaccinazione nella regione di Timbuktu, la zona in cui è stata raggiunta la soglia dell’epidemia. Finora MSF, insieme al Ministero della Salute, ha vaccinato 160mila bambini nella città di Timbuktu e nelle aree circostanti. Le vaccinazioni continueranno in tutta le regione di Timbuktu e un’altra campagna sarà presto lanciata nella vicina regione di Gao.

La popolazione è composta da Tuareg e altri gruppi nomadi che si stanno dirigendo verso il sud della regione di Timbuktu alla ricerca di sorgenti di acqua. Il team ha inoltre vaccinato alcuni gruppi etnici che attualmente si stanno spostando verso la riva del fiume Niger alla ricerca di pesce.

“Le persone si spostano in continuazione – spiega Louis Kakudji Mutokhe, coordinatore medico di MSF – e ciò rappresenta una grande sfida: è estremamente difficile seguire i loro spostamenti. Due giorni prima delle vaccinazioni abbiamo dovuto mandare un team di educatori ad informare le persone e chiedere loro di non spostarsi! Ma se inizia a piovere da qualche parte, loro si spostano dove possono trovare più facilmente delle sorgenti di acqua, fondamentali per il loro bestiame”.

In una zona così scarsamente popolata (circa un abitante per km quadrato), MSF ha dovuto impiegare risorse logistiche rilevanti. Le pessime condizioni delle strade rendono molto lungo lo spostamento da un’area all’altra. Solamente nella regione di Timbuktu, 12 team composti da operatori di MSF, del Ministero della Salute e rappresentanti della società civile stanno lavorando nella campagna di vaccinazione di massa. Circa 20 automezzi trasportano lo staff nelle zone in cui si effettua la vaccinazione.

In questo periodo la temperatura in Mali raggiunge quasi i 50 gradi Celsius. I vaccini, perché siano efficaci, devono essere mantenuti a bassa temperatura, tra i 2 e gli 8 gradi Celsius. “Dobbiamo mantenere la refrigerazione dei vaccini fino alle zone più remote, – spiega Louis Kakudji Mutokhe – la cella frigorifera è tenuta a Timbuktu e almeno due veicoli portano contenitori di ghiaccio e vaccini sul terreno. Sono necessarie molte risorse se vuoi evitare di somministrare vaccini inefficaci ai bambini.”

Circa 100 operatori di MSF, per la maggior parte originari del Mali, stanno lavorando per arginare l’epidemia di morbillo.

MSF lavora in Mali dal 1992. A Timbuktu, MSF assiste le donne affette da fistola vaginale e, nel distretto meridionale di Kangaba, segue un progetto di trattamento della malaria.
 

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