Mauritania: MSF decide di aprire dei Centri nutrizionali nella provincia di Hodh El Charqui.

“Abbiamo mangiato ieri, perciò non mangeremo oggi”. Questa frase, pronunciata da un abitante di un villaggio del Sud della Mauritania, descrive la difficoltà che vive in questo momento la popolazione della regione per procurarsi il cibo necessario a vivere. In Mauritania, come in Niger e in altri Paesi del Sahel, la siccità e l’invasione delle cavallette nel 2004 hanno provocato una grave carenza di cibo.

“La maggioranza della popolazione di questa regione vive già in condizioni di estrema povertà”, spiega il Dr. Martin De Smat, coordinatore delle urgenze a MSF Bruxelles. “Ma oggi sono presenti segnali di allerta nutrizionale. l prezzi delle derrate alimentari come il miglio e i fagioli sono raddoppiati. Le famiglie più vulnerabili sono obbligate a vendere lo scarso bestiame perché si tratta dell’unico bene che possiedono.”

Centri nutrizionali
A seguito di valutazioni della situazione nutrizionale effettuata in diversi dipartimenti del sud della Mauritania, MSF ha disposto l’apertura di Centri nutrizionali terapeutici (CNT) – uno fisso e altri in forma ambulatoriale – nella provincia di Hodh El Charqui, vicino al confine col Mali. Questi centri prenderanno in carico bambini sofferenti di malnutrizione grave. MSF conta di inviare allo scopo una equipe di 9 persone che raggiungerà l’infermiera già sul posto a predisporre l’intervento. Intorno al 15 agosto un aereo cargo di MSF lascerà il Belgio per portare in Mauritania materiale medico necessario a portare aiuto alla popolazione e a sostenere le strutture sanitarie, materiale logistico utile all’istallazione dei centri nutrizionali, e 12 tonnellate di cibo “terapeutico”, cioè adattato alle esigenze dei bambini gravemente malnutriti.

L’altro importante elemento dell’azione di MSF sarà la pressione a livello nazionale ed internazionale perché possano realizzarsi delle distribuzioni di cibo meglio mirate e che all’intera popolazione sia garantito un accesso migliore alle cure mediche. “Le strutture sanitarie di base sono totalmente insufficienti”, si preoccupa Martin De Smat. “Ebbene, il pericolo maggiore per le persone malnutrite è che sono più vulnerabili a malattie come la malaria, per esempio, che può essere loro fatale.”

Prossimi raccolti attesi per gennaio 2006
Con le attuali condizioni, ci si attende che il 78% delle famiglie del sud della Mauritania non disporranno a breve di alcuna riserva di prodotti agricoli, e che l’81% di quelle che già sono in stato di insicurezza alimentare non riceveranno alcuna assistenza. A causa della debole presenza di organizzazioni umanitarie sul posto, le equipe di MSF si tengono pronte ad intensificare il proprio intervento se la situazione dovesse degradarsi ulteriormente. In questo caso si tratterà di aumentare il numero di centri nutrizionali e di realizzare delle distribuzioni mirate di cibo.

Anche se le piogge stanno finalmente comparendo nella regione, i prossimi raccolti non sono attesi che per gennaio-febbraio dell’anno prossimo.

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