Medici Senza Frontiere alla Fiera del Libro di Torino

Torino – Medici Senza Frontiere (MSF) sarà presente alla XXII edizione della Fiera internazionale del Libro di Torino in programma dal 14 al 18 maggio 2009. In occasione del principale appuntamento dell'editoria italiana, MSF presenterà il libro "Mondi al limite" (Feltrinelli) realizzato con la collaborazione di nove scrittori. Mauro Covacich, Paolo Giordano, Sandrone Dazieri, Antonio Pascale e Domenico Starnone, coinvolti nel progetto libro di MSF incontreranno i lettori in Fiera:

Domenica 17 maggio 2009
ore 11:30
presso Arena Bookstock
Fiera del Libro di Torino

Lo scrittore Gianrico Carofiglio, un altro degli autori coinvolti da MSF, firmerà copie del libro "Mondi al limite" presso lo stand di MSF (stand H145 all'interno del padiglione 2) alle 20 di sabato 16 maggio.

Grazie alla penna dei nove scrittori Alessandro Baricco, Stefano Benni, Gianrico Carofiglio, Mauro Covacich, Sandrone Dazieri, Silvia Di Natale, Paolo Giordano, Antonio Pascale, Domenico Starnone, “Mondi al limite” racconta alcune delle crisi dimenticate in cui opera MSF: dalla Repubblica Democratica del Congo alla Cambogia, dalla Somalia alla Thailandia, dal Brasile alla Colombia, dal Pakistan all’Italia.

“Questo libro arriva dopo 37 anni di storia di Medici Senza Frontiere (MSF), 37 anni di azione medica umanitaria che fin dall’inizio abbiamo scelto di far raccontare, a volte denunciare, sempre da testimoni piuttosto che da testimonials. E pertanto abbiamo ritenuto che i migliori testimoni di quello che facciamo, di quello che vediamo, fossimo noi stessi o i nostri pazienti”, scrive Kostas Moschochoritis, direttore generale di MSF Italia, nella prefazione. “Ma se giunti alla nostra età matura, per una volta avessimo osato di più? Se avessimo cercato di condividere l’esperienza ricorrendo ad un diverso genere di testimonianza?”

“Abbiamo proposto i nostri territori d’azione, le nostre modalità di vivere e lavorare, i nostri uomini e le nostre donne, curanti e pazienti, come oggetto di storie. Abbiamo invitato degli scrittori, degli artisti, perché si lasciassero attraversare (o immergere) in prima persona, corpo e spirito, dai panorami, dai disagi, dal sudore, dalle zanzare, dal jet lag che ci sono abituali, e che mediante l’alchimia dei propri sentimenti, preferibilmente controversi, ne raccontassero. Le storie nate in questi campi aperti sono alcune delle possibilità del ventaglio che offre la realtà di quei territori, modalità, uomini e donne. Ogni autore ha scelto la forma e lo stile per dire di questo specifico incontro, ma nessuno di loro ci ha messo sulla luna, e soprattutto nessuno di loro ci ha affibbiato quella patente, ingannevole, dell’eroe, come fa ogni tanto qualcun altro, in buona fede o per calcolo. Il mondo, i mondi di MSF che abitano queste pagine, sono dunque mondi verosimili”, scrive Moschochoritis.

La matita di Emilio Giannelli completa l’affresco soffermandosi su alcune tematiche fondamentali di cui MSF si occupa da anni.

“Noi che le frontiere abbiamo preteso di abolirle per definizione, nell’affrontare la presente impresa letteraria collettiva abbiamo pure superato diffidenze e resistenze, e mostrandoci “nature” ad occhi acuti ed esperti di scrittore abbiamo accettato di assumere dei rischi; sopra tutti il rischio che non sempre quanto tali occhi avrebbero inteso e immaginato intorno a noi ci sarebbe piaciuto, che non avrebbe corrisposto all’ideale in cui ci riconosciamo come gruppo e come organizzazione. Un rischio forse calcolato, e comunque accompagnato dalla consapevolezza che mettersi in gioco fosse infine il giusto prezzo da pagare alla scelta di non promuovere l’edizione di testi agiografici né di mercanteggiare la pubblicazione di biografie autorizzate”, conclude Moschochoritis.

Medici Senza Frontiere (MSF) è la più grande organizzazione umanitaria indipendente di soccorso medico al mondo nata per offrire soccorso sanitario alle popolazioni in pericolo e testimoniare delle violazioni dei diritti dell’uomo cui assiste durante le sue missioni in oltre sessanta paesi. Nel 1999 è stata insignita del premio Nobel per la Pace.

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