Medici Senza Frontiere sotto shock per l uccisione di 5 dei suoi operatori in Afganistan

E' con grande dolore che confermiamo la notizia che 5 operatori di Medici Senza Frontiere sono stati uccisi ieri, mentre percorrevano la strada che collega Khairkhana a Qala-I-Naw, nella provincia di Badghis.

I 5 operatori di MSF uccisi sono:
– Hélène de Beir, belga, coordinatore di progetto
– Willem Kwint, olandese, logista
– Egil Tynaes, norvegese, coordinatore medico
– Fasil Ahmad, afgano, traduttore
– Besmillah, afgano, autista

La jeep con a bordo i 5 operatori di MSF era partita da Khairkhana alle 15.00. Il primo contatto radio, previsto per le 15.45, non è avvenuto. A quel punto due macchine – una da Khairkhana e l'altra da Qual-I-Naw – sono state inviate alla ricerca dei colleghi: informazioni in arrivo da anziani dei villaggi locali facevano già presagire una tragedia. La nostra jeep è stata localizzata verso le 17.20, a 25 minuti da Khairkhana in direzione Qala-I-Naw. Grazie all'aiuto della comunità locale, la macchina con a bordo i cinque corpi è stata portata alla sede di MSF a Khairkhana, dove è arrivata verso le 19.45. Gli operatori di MSF presenti hanno confermato l'uccisione dei nostri cinque colleghi.

La jeep è stata colpita da proiettili sia sul parabrezza anteriore che su quello posteriore e sul finestrino anteriore del passeggero. Inoltre, all'interno della vettura, erano presenti i segni dell'esplosione di una granata.

E' impossibile, per il momento, fornire altri dettagli sull'accaduto perché non abbiamo altre informazioni. Né sappiamo chi sia dietro a quest'attacco e quali possano essere stati i motivi.

Non dimenticheremo Helene, Pim, Egil, Fasil Ahmad e Besmillah e rinnoviamo il nostro cordoglio ai loro familiari e ai loro amici.

Oggi i nostri pensieri vanno alle famiglie dei cinque operatori uccisi, ma anche alla popolazione afgana la cui possibilità di accedere alle cure mediche e all'assistenza umanitaria è sempre più compromessa.

Nei prossimi giorni analizzeremo questi drammatici eventi in profondità, ma per il momento la nostra priorità è prenderci cura delle persone più coinvolte in questa tragedia. Attualmente MSF ha sospeso le attività in tutto il paese e lo staff presente (internazionale e afgano) a Khairkhana verrà trasferito in un luogo più sicuro.

MSF lavora nella provincia di Badghis dal 1999. Staff di MSF era presente a Khairkhana dal 2001 dove gestiva un ambulatorio. Nei primi quattro mesi di quest'anno abbiamo effettuato 6.500 consultazioni. Recentemente abbiamo avviato un progetto per il trattamento della tubercolosi, dove attualmente sono in cura 45 pazienti. Due settimane fa abbiamo celebrato, insieme alla comunità locale, l'apertura di un progetto per la salute materno-infantile.

MSF è presente in Afganistan dal 1980: eravamo attivi in 12 province con 80 operatori internazionali e 1.400 afgani. Le principali attività vanno dall'assistenza sanitaria di base al supporto degli ospedali provinciali e regionali. MSF fornisce anche programmi specializzati come quelli per la cura della tubercolosi e per l'assistenza psicologica.

In Afganistan dal 1980

MSF è attiva in Afghanistan dal 1980 ed è stata presente durante l'occupazione sovietica, la guerra civile e il regime dei Talebani. La politicizzazione degli aiuti (sostenuta dalla comunità internazionale con il tacito accordo di molte ONG) in atto dalla caduta dei Talebani si è dimostrata pericolosa per le organizzazioni umanitarie e ha minato l'accesso degli afgani a un'assistenza effettivamente basata sui bisogni. La sicurezza è stata pesantemente compromessa e le agenzie umanitarie sono ormai diventate il bersaglio di attacchi volti contro la presenza occidentale. I programmi di MSF sono destinati agli sfollati e ai residenti e includono i centri nutrizionali terapeutici e supplementari; i programmi di vaccinazioni; l'assistenza sanitaria di base; i programmi di assistenza sanitaria materna e infantile; le cliniche mobili nelle zone isolate; i rifornimenti idrici e il risanamento, oltre a programmi specializzati per malattie come la tubercolosi e la leishmaniosi.

L'impegno di MSF in Afganistan è possibile grazie a 78 volontari internazionali coadiuvati da circa 1400 collaboratori afgani distribuiti tra Kabul, Herat, Badgis, Kandahar, Bamyan, Ghazni, Faryab, Baghlan, Balkh, Jawjan, Sar-i-Pul, Samangan, Kunduz, Badakshan.

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