MSF assiste le vittime delle violenza in Kirghizstan

Bishkek/Tashkent – Le equipe di Medici Senza Frontiere sono giunte nell’area, in entrambi i lati della frontiera che separa il Kirghizstan dall’ Uzbekistan, per portare soccorso alla popolazione in fuga.

Nella città di Osh, nella parte meridionale del paese, MSF ha consegnato kit medici d’emergenza all’ospedale locale per far fronte all’aumento improvviso di ricoveri. Altro materiale di soccorso medico, insieme a beni di prima necessità, fondamentali per dare supporto ai profughi, è in viaggio in queste ore verso il sud del paese. Sempre in queste ore, un team medico di MSF si sta muovendo verso Osh per poi cercare di raggiungere Jalalabad dove sono segnalati gravi atti di violenza. L’equipe visiterà le strutture sanitarie della zona e i luoghi in prossimità del confine uzbeko per una prima valutazione dei bisogni dei profughi.

“Oltre ai numerosi feriti in ospedale che hanno bisogno di cure mediche, una delle nostre maggiori preoccupazioni sono le centinaia di persone che sono state ferite e che non hanno accesso alle cure. Alcuni hanno paura a rivolgersi alle strutture sanitarie o addirittura ad abbandonare il luogo dove sono, altri sono fuggiti lontano da qualsiasi struttura verso la frontiera “, dice Alexander Baillat, capo missione di MSF in Kirghizstan. “Siamo anche preoccupati per la mancanza di accesso all’acqua potabile, l’approvvigionamento idrico è stato ridotto per diversi giorni a Jalalabad e la mancanza di cibo e beni di prima necessità, non fanno che aggravare la situazione, inoltre vi sono centinaia di abitazioni che sono state saccheggiate, distrutte o bruciate”.

Migliaia di persone sono fuggite dalla violenza degli ultimi giorni e hanno trovato rifugio in Uzbekistan, dall’altra parte del confine. Circa 75.000 persone sono state ufficialmente registrate come rifugiati nell’area di Andijan, una regione al confine con il Kirghizstan. Le autorità uzbeke hanno cominciato a istituire campi e gli ospedali locali stanno accogliendo i feriti che hanno attraversato la frontiera.

Lunedì 14 giugno, il primo team di MSF è arrivato ad Andijan per valutare la situazione e per dare supporto alle autorità locali nel fronteggiare l’afflusso di rifugiati. “Le priorità sono: l’assistenza sanitaria, i materiali medici, il cibo e le tende per fornire alloggio temporaneo ai rifugiati”, dichiara Andreas Bruender, capo missione di MSF a Tashkent. “Nei prossimi giorni avremo altro personale in grado di fornire cure mediche e psicologiche. Lavoriamo a stretto contatto con le autorità e le altre organizzazioni umanitarie in entrambi i lati del confine per valutare e poi fronteggiare i bisogni nel modo più efficiente possibile”.

  

Medici Senza Frontiere lavora in un progetto di lotta alla tubercolosi all’interno del sistema penitenziario del Kirghizistan dal 2006.
A Karakalpakstan, repubblica autonoma situata all’interno dell’Uzbekistan, MSF cura i pazienti che presentano forme resistenti di tubercolosi a Nukus e a Chimbay e ha recentemente ampliato le proprie attività nei distretti di Karauziak e di Tahtakupir. MSF lavora in Uzbekistan dal 1997.

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