Nel nord dell Uganda sofferenze enormi per la popolazione. Un indagine condotta da MSF evidenzia tassi di mortalità  al di sopra della soglia d’emergenza.

Una recente indagine retrospettiva sulla mortalità, condotta da Medici Senza Frontiere (MSF), ha messo in luce l’enorme sofferenza e la gravità della crisi umanitaria nel nord dell’Uganda. Secondo MSF, è necessario un intervento urgente della comunità internazionale e delle organizzazioni umanitarie. I risultati della ricerca confermano le recenti dichiarazioni di Jan Egeland, Sottosegretario per gli Affari Umanitari delle Nazioni Unite, che aveva definito il Nord Uganda “la più grave crisi umanitaria dimenticata al mondo” .

Condizioni di vita misere e un’assistenza insufficiente hanno avuto un impatto devastante sulla popolazione. Le indagini, condotte da MSF durante lo scorso mese di ottobre all’interno di sei campi sfollati nei distretti di Lira e Pader, hanno riscontrato un tasso di mortalità (CMR) di 2.8 morti al giorno ogni 10.000 persone per la popolazione generale, ben al di sopra della soglia d’emergenza . In base ai parametri internazionali, il tasso di mortalità per un’“emergenza fuori controllo” è dato da 2 morti al giorno ogni 10.000 persone . Il tasso di mortalità è stato a volte anche più allarmante tra i bambini sotto i cinque anni di età : 5.4 morti al giorno ogni 10.000 bambini, con un picco di 10.5 morti al giorno ogni 10.000 bambini.

 “ L’entità delle sofferenze è spaventosa e la situazione rimane critica ”, dichiara Monica de Castellarnau, capomissione di MSF nel Nord Uganda. “ Non solo le persone vivono in un costante clima d’insicurezza, ma sono anche prive dell’accesso all’acqua potabile, al cibo, all’assistenza medica. I nostri risultati descrivono una situazione al di sopra della soglia d’emergenza . Stiamo facendo tutto il possibile, ma c’è bisogno di un impegno maggiore da parte di tutti.

Un’indagine psicologica condotta nel centro della città di Pader ha rivelato che la quasi totalità degli intervistati è stata vittima di eventi traumatici dal 2002 : il 63% ha citato la scomparsa o il rapimento di familiari a causa dei ribelli, il 79% ha assistito a torture e il 40% è stato testimone di uccisioni. Un altro dato sconcertante è che il 5% della popolazione è stata costretta a compiere violenze contro altre persone. Nelle proprie cliniche di Pader, MSF ha curato diverse persone che avevano tentato il suicidio. L’indagine ha anche rivelato che il 62% delle donne intervistate sarebbero propense a togliersi la vita

In Nord Uganda, i civili sono stati esposti a livelli estremi di violenza durante un conflitto che dura da 18 anni , segnato da rapimenti di bambini, torture e uccisioni. Più di 1,6 milioni di persone hanno abbandonato le loro case e oggi vivono nei campi sfollati o in “villaggi protetti”. 

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MSF lavora in Uganda dal 1986. Oggi, 67 operatori internazionali e 510 collaboratori locali sono attivi nei progetti presenti in 9 distretti. Nel distretto di Lira, MSF gestisce un ospedale da 350 posti letto, un centro nutrizionale terapeutico (TFC)  e uno supplementare (SFC), quattro cliniche nei campi di Aloi, Amugu,Aromo e Agweng. Due cliniche mobili servono Apala e Omoro e alcuni team conducono azioni di potabilizzazione dell’acqua. Nel distretto di Pader, MSF effettua attività mediche e di gestione dell’acqua nel campo presente in città e gestisce una clinica mobile nel campo di Atanga. Una recente missione di valutazione condotta a Patongo ha scoperto decine di migliaia di persone che vivono in condizioni fatiscenti, con uno scarso accesso all’assistenza medica. Le attività mediche nel distretto di Kitgum sono svolte da una clinica mobile nel campo di Padibe, con la possibilità di estendere l’intervento ai campi di Mucwini e Lokungnelle nelle prossime settimane. Nel distretto di Gulu, MSF gestisce un “rifugio notturno” per 4.000 bambini “pendolari della notte”, in cerca di un riparo sicuro dove dormire. MSF sostiene anche una clinica nel campo di Pabbo, dove ha curato circa 100 pazienti colpiti da una recente epidemia di colera. Nella regione di Teso, MSF gestisce un TFC, un SFC, un ambulatorio a Soroti e fornisce assistenza medica nella clinica di Abalang. MSF è inoltre presente con una clinica mobile ad Achuna.

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