Nigeria: intensifichiamo le attività per l’’epidemia di colera nello Stato di Borno
Con l’aumento dei casi di colera a Monguno, Dikwa e Maiduguri, continuiamo a rafforzare la nostra riposta nello Stato di Borno, in Nigeria. Dall’inizio dell’epidemia, sono stati registrati 2.627 casi di colera, con 48 decessi. 
 
Diagnosi e terapie tempestive sono vitali per affrontare le epidemie di colera”, dichiara Anna Cillers, coordinatore medico di MSF. “Quando a Maiduguri iniziavano ad aumentare i casi, abbiamo aggiunto rapidamente dei letti nel nostro centro di trattamento per il colera a Dala, dove oggi abbiamo 100 posti letto.” 
 
Dal 16 agosto, nel centro di Dala sono stati ammessi 491 pazienti e 475 sono stati dimessi. Abbiamo costruito vicino al campo di Muna Garage, nella periferia di Maiduguri, un altro centro di trattamento per il colera da 50 posti letto, che può crescere fino ad ospitarne 100 in caso di necessità.
 
Nel campo di Muna Garage, gestiamo una postazione per la reidratazione orale dove i pazienti possono assumere una soluzione di zucchero e sale, che li aiuta a superare la disidratazione severa. I pazienti che arrivano in condizioni gravi sono trasportati dalle ambulanze di MSF direttamente nei centri di trattamento per il colera.
 
 
 
Mentre le autorità e gli attori umanitari affrontano l’epidemia a Maiduguri, aumentano i casi registrati a Monguno e Dikwa, due città ad est della capitale. 
 
“A Monguno, abbiamo adattato la nostra struttura medica per poter isolare i casi sospetti di colera e gestiamo un centro di trattamento da 110 posti letto,” spiega il dottor Félix Kouassi, coordinatore medico per MSF. “Ma temiamo che il numero di letti sarà essere insufficiente se i casi in città continueranno ad aumentare”.  
 

Il nostro lavoro nello Stato di Borno

Stiamo lavorando in stretto coordinamento con il Ministero della Salute del Borno, l’Organizzazione Mondiale della Sanità e altre organizzazioni umanitarie per la prevenzione e il trattamento del colera, anche attraverso la formazione dei loro operatori sanitari.
 
“Le nostre strutture operano gratuitamente 24 ore al giorno. Le persone che manifestano i sintomi del colera – diarrea acquosa acuta o feci liquide più di tre volte al giorno, e disidratazione – dovrebbero iniziare immediatamente la terapia,” dichiara il dottor Félix Kouassi, coordinatore medico di MSF. “Restiamo vigili e, attraverso i nostri operatori presso le comunità, continuiamo a monitorare e contrastare la diffusione dell’epidemia.”
 
Oltre al Borno, stiamo rispondendo all’epidemia di colera in Ciad orientale vicino al confine col Sudan, in diverse zone nella Repubblica Democratica del Congo e in Yemen. Nello Stato di Borno, forniamo assistenza sanitaria di base e secondaria, assistenza nutrizionale e soccorso medico durante le epidemie in 11 diverse località.
 
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