Nonostante alcuni dei pericoli più imminenti siano scampati MSF esprime preoccupazione per la nuova legge indiana sui brevetti farmaceutici

1 aprile 2005 – Dopo l’approvazione della legge che introduce anche in India i brevetti sui farmaci, MSF esprime preoccupazione riguardo alla disponibilità in futuro di farmaci a prezzi accessibili per i Paesi poveri.

Il fatto che fino ad oggi la legge indiana non riconoscesse i brevetti sulle medicine ha permesso alle industrie indiane di produrre versioni generiche ed economiche di importanti medicine salvavita, soprattutto per la lotta all’Aids. Questo fatto è stato cruciale per rendere finalmente più accessibili le medicine nei Paesi in via di sviluppo.

Oggi, invece, anche in India è permessa la concessione di brevetti sui prodotti farmaceutici. L’India è stata obbligata a questa modifica legislativa per assecondare le norme internazionali fissate dall’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e in particolare gli accordi sulla proprietà intellettuale e i brevetti (detti TRIPS) che impongono anche ai Paesi poveri di introdurre i brevetti sui farmaci a partire dal 1 gennaio 2005.

La legge riguarda solo i farmaci che sono stati immessi sul mercato dal 1995 e significherà che, nel tempo, la fonte di farmaci generici accessibili si esaurirà.

MSF accoglie però con sollievo alcuni degli emendamenti introdotti dal parlamento indiano che mitigheranno, almeno nel breve periodo, gli effetti negativi della legge grazie all’inserimento di alcune clausole che permetteranno, per qualche tempo, di continuare la produzione di alcuni farmaci economici.

MSF in particolare apprezza il fatto che la nuova legge sui brevetti approvata in India abbia introdotto le “licenze automatiche” per assicurare che i farmaci essenziali già prodotti da industrie indiane continuino a essere disponibili.

La nuova legge permette alle industrie indiane produttrici di generici di proseguire la produzione dei farmaci che già commercializzavano, anche se per essi nel frattempo sarà stato concesso un brevetto. L’impresa indiana dovrà pagare, però, un “ragionevole diritto d’autore (royalty)” al proprietario del brevetto, ma almeno non potrà essere fermata nella produzione e nella vendita della versione generica del medicinale.

Questa clausola assicura che i farmaci che abbiamo già ora continuino a essere disponibili. Per esempio, alcuni farmaci di seconda linea per la lotta all’AIDS continueranno ad essere disponibili in versione generica. La nuova clausola offre un modello che potrebbe essere seguito da tutti i paesi che pur concedendo dei brevetti sui farmaci vogliano promuovere la competizione dei generici. E’ però necessario che il governo indiano definisca chiaramente cosa si intende per “ragionevole diritto d’autore (royalty)” per evitare inutili aumenti di prezzo.

Anche altri emendamenti sono stati introdotti:

  • La brevettabilità è stata ristretta per evitare brevetti “ever-greening”, vale a dire brevetti rilasciati su basi futili o prolungati con la scusa che un farmaco già conosciuto si è dimostrato utile anche per la cura di malattie diverse da quella per cui era stato originariamente inventato.
  • E’ stata inserita la possibilità dell'”opposizione preventiva”: chiunque vi abbia interesse potrà opporsi alla concessione di un brevetto appena la richiesta viene presentata, senza dover attendere l’effettivo rilascio del brevetto stesso.
  • L’esportazione dei farmaci generici prodotti in India potrà avvenire previa una semplice notifica da parte del Paese che importa. E’ stata fortunatamente scongiurata la disposizione secondo cui i Paesi importatori avrebbero dovuto a loro volta rilasciare una licenza obbligatoria per importare. Questo è importante per esempio nel caso in cui il Paese importatore sia un Paese molto povero dove i brevetti non sono riconosciuti e dunque non si fa ricorso alle licenze obbligatorie.

Anche se alcune delle richieste più urgenti avanzate dai gruppi non governativi e da altri attivisti per il diritto alla salute sono state ascoltate, alcune della maggiori aree di preoccupazione rimangono. Nel lungo periodo, i farmaci non ancora prodotti da produttori di generici potranno essere venduti solo dalle multinazionali che detengono il brevetto e i prezzi aumenteranno notevolmente. L’uso delle licenze obbligatorie sarà allora l’unico modo per mantenere viva la concorrenza dei generici.

Per minimizzare le conseguenze negative di questa nuova legge, MSF continuerà a lavorare con i partner in India e altrove, per assicurare che siano minimi gli effetti sull’accessibilità dei farmaci. Inoltre MSF documenterà l’impatto sui prezzi dei farmaci provocato dall’applicazione concreta della legge.

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