Operatori umanitari sotto tiro

Sempre più spesso chi cerca di portare soccorso alle popolazioni in pericolo diventa bersaglio di violenze e abusi. La comunità internazionale non sembra, però, molto interessata a difenderli.

Operatori umanitari uccisi nel 2003

  • Richard ed Enid Eyeington, marito e moglie, rispettivamente di 62 e 61 anni lavoravano nel Somaliland per l’Ong austriaca ‘Sos Kinderdorf International’. Sono stati uccisi la notte del 20 ottobre 2003 a Sheikh (50 chilometri a sud di Berbera).
  • Annalena Tonelli, missionaria laica, è stata uccisa il 6 ottobre a Borama, nel Somaliland. Nell’aprile 2003 era stata insignita del ‘Nansen Refugee Award’.
  • Un ingegnere dell’Associazione volontaria per la riabilitazione dell’Afghanistan (Vara) è stato ucciso, il 25 settembre, in un agguato nel Sud-est dell’Afganistan.
  • Quattro dipendenti afgani dell’ong danese Dacaar, uccisi l’8 settembre 2003 in un agguato nella provincia di Ghazni.
  • Sergio Vieira de Mello, Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. Ucciso a Baghdad, da un camion-bomba, il 19 agosto 2003 insieme ad altre 14 persone.
  • Due dipendenti della Mezzaluna Rossa. Uccisi il 14 agosto 2003 in Afghabistan.
  • Raz Muhammad, Mercy Corps. Ucciso il 7 agosto 2003 in Afghanistan.
  • Maheshe Chishagala Evariste, Tear Fund. Uccisa il 23 luglio 2003 nella Repubblica Democratica del Congo.
  • Nadisha Yassari Ranmuthu, The International Committee for the Red Cross. Uccisa il 22 luglio 2003 in Iraq
  • Due volontari, The Red Cross Society della repubblica Democratica del Congo, uccisi l’11 maggio 2003 nella RDC.
  • Un membro dell’Afghan Development Agency, ucciso il 3 maggio 2003 in Afghanistan.
  • Davis Chelangat, World Vision. Ucciso il 2 maggio 2003 in Uganda.
  • Vatche Arslanian, International Committee of the Red Cross. Ucciso l’8 aprile 2003 in Iraq.
  • Ricardo Munguía, International Committee of the Red Cross. Ucciso il 27 marzo in Afghanistan.
  • Gonzreu Kloueu, The Red Cross Society della Costa d’Avorio. Ucciso il 19 marzo 2003 in Costa d’Avorio.
  • Thierry Kloueu, The Red Cross Society della Costa d’Avorio. Ucciso il 19 marzo 2003 in Costa d’Avorio.
  • Te Goue, The Red Cross Society della Costa d’Avorio. Ucciso il 19 marzo 2003 in Costa d’Avorio.
  • Vally Camara, The Red Cross Society della Costa d’Avorio. Ucciso il 19 marzo 2003 in Costa d’Avorio.
  • Emmanuel Sharpulo, Adventist Development and Relief Agency International. Ucciso il 9 marzo 2003 in Liberia.
  • Kaare Lund, Adventist Development and Relief Agency International. Ucciso il 9 marzo 2003 in Liberia.
  • Musa Kita, Adventist Development and Relief Agency International. Uccisa il 9 marzo 2003 in Liberia.
  • Professor Wenra Vondel, GTZ. Ucciso l’11 febbraio 2003 in Kenya.
  • Zulfiqar Ali, Islamic Relief. Ucciso l’8 gennaio 2003 in Kashmir.

Operatori umanitari rapiti nel Caucaso del Nord dal 1999:

  1. Ribero Geraldo, International Committee of the Red Cross. Rapito il 15 maggio 1999 in Cecenia, Russia. Rilasciato il 19 luglio 1999.
  2. Sophie Prokofiev, International Committee of the Red Cross. rapita il 5 agosto 2000 nel Pankisi Gorge, Georgia. Rilasciata il 13 agosto 2000.
  3. Natalia Zelino, International Committee of the Red Cross. Rapita il 5 agosto 2000 nel Pankisi Gorge, Georgia. Rilasciata il 13 agosto 2000.
  4. Yuri Darshiev, International Committee of the Red Cross. Rapito il 5 agosto 2000 nel Pankisi Gorge, Georgia. Rilasciato il 13 agosto 2000.
  5. Kenny Gluck, Médecins Sans Frontières. Rapito il 9 gennaio 2001 in Cecenia, Russia. Rilasciato il 4 febbraio 2001.
  6. Nina Davydovich, Druzhba. rapita il 23 luglio 2002 in Cecenia, Russia. Rilasciata il 7 gennaio 2003.
  7. Alexander Panov, The International Red Cross Society. Rapito il 13 novembre 2002 in Cecenia, Russia. Rilasciato il 17 novembre 2002.
  8. Musa Satushiyev, The International Red Cross Society. Rapito il 13 novembre 2002 in Cecenia, Russia. Rilasciato il 17 novembre 2002.
  9. Ibragim Zyazikov, People in Need. Rapito il 26 febbraio 2003 in Cecenia, Russia. Ancora disperso.
  10. Arjan Erkel, Médecins Sans Frontières. Rapito il 12 agosto 2002. Ancora in ostaggio dopo un anno.
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