Pakistan dove partorire è una battaglia tra la vita e la morte

In Pakistan circa ogni ora una donna muore a causa delle complicazioni legate al parto. Il tasso di mortalità delle mamme è più alto in Belucistan (*) che nel resto del paese. La più grande ma la meno popolata provincia ha uno tra i più bassi indicatori di sviluppo a livello nazionale. Un terzo delle donne si sposano prima dei 15 anni e due terzi sono analfabete. Solo tre donne incinte su dieci partoriscono i loro bambini con assistenti preparati al momento del parto. E questo può essere fatale. Cecilio Tan è coordinatore medico di MSF in Belucistan dall’inizio del 2013. Nell’intervista spiega le problematiche legate a questa realtà che MSF prova ad attenuare.

Com’è il sistema sanitario in Belucistan?

Nelle città ci sono ospedali specializzati fondati dal Governo, ma sono molto diffusi ospedali privati e cliniche. Le cliniche private sono più costose e proibitive per la fascia media della popolazione. Nelle aree rurali possono esserci anche solo centri di salute di base. Se c’è un’infermiera o un paramedico, sei fortunato. Ci sono casi in cui non ci sono medici e materiale sanitario appropriato. 

Perchè il tasso di mortalità materna è cosi alto in questa provincia?

Fattori comuni sono la povertà e un basso livello d’istruzione. Molte persone vivono in aree remote e le donne non hanno la capacità decisionale per andare negli ospedali a farsi visitare. Questa provincia, scenario di conflitti e instabilità politica, è soggetta anche a disastri naturali come alluvioni, terremoti e altre emergenze. Lo stato nutrizionale delle donne è più grave di quello degli uomini. Alcune donne sono sotto peso e quando restano incinte il loro stato di salute peggiora.

Qual è il profilo delle donne che visitate nelle strutture sanitarie MSF?

Assistiamo sia le popolazioni che arrivano da zone disabitate appartenenti a differenti gruppi etnici sia gli afghani che attraversano le frontiere per cercare assistenza sanitaria. Riceviamo rifugiati afghani, alcuni dei quali si sono stabiliti in quest’area negli ultimi venti anni, mischiandosi con le popolazioni locali. Ci sono anche nomadi, che sono a Quetta in estate e migrano in altri posti durante l’inverno. La gente che viene nelle nostre strutture sanitarie appartiene a una fascia economica bassa, spesso è difficile per il nostro staff interagire con loro perché parlano diversi dialetti. In media, le donne hanno dai sei agli otto bambini e spesso partoriscono il primo a sedici anni. All’età di 22-24 anni hanno già non meno di quattro figli. 

Quali sono le principali problematiche legate alla maternità in Belucistan?

Gestiamo un’ampia casistica di problemi nei nostri progetti. Otto donne incinte su dieci vengono per la prima e l’ultima volta a fare un check up durante la fase prenatale, per questo motivo non riusciamo a seguirle adeguatamente. Molte donne partoriscono a casa seguite da parenti senza alcuna preparazione tecnica o dai vicini. Durante le emergenze ostetriche, che possono richiedere ulteriori cure mediche o un intervento chirurgico, il ricorso a ospedali specializzati è reso spesso impossibile dalla mancanza di disponibilità di uomini che accompagnano le donne.

Quali sono i vincoli per una donna che non ha un uomo ad assisterla?

Qui le pazienti donne non possono viaggiare da sole. E se un uomo (marito o parente) sta lavorando per sostenere la famiglia, significa che la donna generalmente partorisce a casa. Questo è il motivo per cui le donne arrivano spesso tardi, solo quando c’è già una complicazione. Noi vorremmo che venissero più volte durante la gravidanza e anche dopo ma hanno altre responsabilità: se si allontanano da casa non ci sarà nessuno a occuparsi dei bambini, a cucinare o andare a prendere l’acqua.

Quali complicazioni possono verificarsi senza assistenza al parto?

Le complicazioni possono capitare anche in un parto assistito. Possono verificarsi gravi sanguinamenti nella donna o le scorte di sangue per il bambino possono essere compromesse. Questi momenti cruciali possono davvero fare la differenza tra la vita e la morte per madre e figlio, se non c’è un’équipe medica qualificata. Un’équipe preparata potrebbe almeno dare l’allarme e portare il paziente in un ospedale il più velocemente possibile, aumentando le possibilità di sopravvivenza. Dato che vogliono andare a casa il prima possibile, le donne spesso scelgono cliniche private per accelerare il parto con iniezioni di oxitocina che possono portare a gravi complicazioni sia per il bambino che per la madre.

Di cosa si occupa MSF dopo il parto?

Stiamo tentando anche di promuovere l’allattamento al seno. Talvolta ai bambini non viene dato latte materno ma miele, tè nero, etc. che hanno effetti negativi sul loro stomaco. MSF si occupa anche dell’immunizzazione e tenta di migliorare il tasso di vaccinazione dei bambini.

La presenza di MSF nel Paese

MSF ha attualmente quattro progetti in Belucistan (Chaman, Quetta, Kuchlak e Dera Murad Jamali) dove realizza progetti di salute materna. Alcuni servizi offerti sono visite pre e post natali, parti, ricoveri per tutte le emergenze per parti complessi, rianimazione e cura neonatale, promozione dell’allattamento al seno, supporto nutrizionale e gestione delle infezioni del tratto riproduttivo. Tra gennaio e aprile 2014 MSF ha assistito 5.176 parti nella provincia e offerto 9.802 consultazioni nella prima fase prenatale. MSF lavora in Pakistan dal 1986 e oltre al Belucistan attualmente sviluppa progetti nelle province Khyber Pakhtunkhwa e Sind e nelle Aree Tribali Amministrate Federalmente.

 

(*) I dati relativi al Belucistan sono stati estratti dall’ultima edizione (2010) della Ricerca su un Campione di Indicatori Multipli realizzata dalle autorità pakistane in collaborazione con Unicef. Questi dati sono raccolti allo scopo di monitorare gli indicatori degli Obiettivi del Millennio (Millennium Goals).

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