Pakistan situazione ancora difficile nel sud del paese mentre al nord c’è un parziale ritorno alla normalità

L’intervento di MSF in numeri:

  • Visite mediche effettuate: 40449 (8 ospedali, 11 cliniche mobili, 8 centri per il  trattamento della diarrea)
  • Bambini malnutriti trattati: 1100 
  • Litri di acqua potabile distribuiti ogni giorno: 94.000
  • Strutture igienico-sanitarie installate: 330 latrine, 150 fonti d’acqua, 70 docce
  • Materiali distribuiti: 32917 kit di beni di prima necessità, 10544 tende

 

La situazione nel sud del Pakistan resta molto difficile, mentre nel nord le comunità cominciano a ricostruire la propria vita. Negli ultimi giorni, Medici Senza Frontiere sta diminuendo le attività legate all’emergenza nella provincia settentrionale di Khyber Pakhtunkhwa, mentre nel sud del paese – a Sindh, Punjab e in alcune aree del Balucistan – sta aumentando sia i progetti che gli operatori impegnati. Restano elevati infatti i bisogni, soprattutto per quanto riguarda l’acqua e i ripari per gli sfollati. Sul fronte malnutrizione le attività sono prioritarie, dal momento che la situazione resta preoccupante.

Sindh

MSF supporta due ospedali, uno è il Railway Hospital a Sukkur dove ha creato un Centro nutrizionale per trattare i pazienti con malnutrizione severa acuta che presentano complicazioni mediche; l’altro è a Jamshoro, dove MSF ha installato un Centro per il trattamento della diarrea e alcuni punti per la reidratazione orale.
A Sukkur, lo staff di MSF effettua visite mediche grazie all’utilizzo delle cliniche mobili, anche in diversi campi attorno alla città. Ai bambini malnutriti, che non presentano complicazioni mediche, vengono distribuiti cibi terapeutici pronti all’uso ad alto valore nutritivo. A Sukkur e a Jamshoro i team che lavorano attraverso le cliniche mobili hanno realizzato fino a oggi 2.589 visite mediche. In entrambe le località MSF prosegue nella distribuzione dell’acqua: a Sukkur MSF fornisce 40.000 litri di acqua potabile al giorno; a Jamshoro, 10.000 persone hanno accesso a 240.000 litri d’acqua clorata. In totale, dall’inizio dell’emergenza MSF ha distribuito in queste due località 1.532 kit di prima necessità e 668 tende.

“Ci sono circa 200 campi nell’area urbana di Sukkur e la sfida è quella di cercare attivamente casi di bambini con malnutrizione acuta. Nelle aree rurali, dove la gente è rimasta a lungo abbandonata a se stessa e senza assistenza, stiamo cominciando a lavorare perché la situazione in termini di malnutrizione è simile”, dichiara Sylvain Groulx, coordinatrice dei progetti di MSF a Sukkur, Sindh settentrionale.

Punjab

MSF supporta un ospedale nel distretto di Muzaffargarh, a Kot Addu, dove gestisce un Centro per il trattamento della diarrea con 70 posti letto, oltre a attività igienico-sanitarie. Dal 21 agosto MSF ha visitato 2.039 pazienti. Inoltre, è stato aperto un ambulatorio a Sheikh Mukhtar in cui viene trattata una media di 50 pazienti al giorno.

“A Kot Addu, sebbene il numero di visite nel nostro Centro per il trattamento della diarrea sia diminuito in modo significativo, manteniamo i punti per la reidratazione orale salina per prevenire il diffondersi della diarrea. Dai sopralluoghi che abbiamo effettuato nella zona di Kot Addu, sono emerse alcune sacche di malnutrizione. Abbiamo iniziato il monitoraggio attraverso il MUAC (strumento che consente di misurare immediatamente il livello di malnutrizione, n.d.r.) sui bambini sotto i cinque anni e siamo pronti ad aprire un reparto per il trattamento della malattia se ce ne fosse bisogno”, spiega Jean Hereu, , coordinatore di MSF per l’emergenza in Khyber Pakhtunkhwa e Punjab.

Balucistan

MSF è attiva anche nell’area di Dera Murad Jamali, attraverso l’utilizzo di cliniche mobili e il supporto a un ospedale. A Dera Allah Aye, Qabular, Jafarabad, Nasirabad, Patfeeder Canal, Dera Murad Jamali e Mir Hassan vengono curati i casi di malnutrizione: 1.219 i pazienti curati fino a oggi, soprattutto bambini sotto i cinque anni. MSF garantisce assistenza ostetrica di emergenza agli sfollati e alla popolazione in generale di Dera Murad Jamali. In particolare, sono stati seguiti 97 parti con complicazioni mediche. I team si stanno concentrando sui programmi nutrizionali, attraverso sistemi di monitoraggio rapidi con il MUAC fin’ora effettuato in cinque campi (riscontrato il 10% di malnutrizione acuta severa e 34,3% di malnutrizione acuta globale). Ci si aspetta che i tassi di malnutrizione peggiorino dal momento che gli sfollati  stanno cominciando ora a tornare a casa dove la situazione è più difficile poiché non c’è l’assistenza che viene garantita nei campi.
Oltre alla distribuzione di kit e tende, MSF fornisce acqua potabile nella zona di Nasirabad, distribuendo ogni giorno 74.000 litri di acqua potabile e 450.000 di acqua clorata. Inoltre ha installato 150 fonti di acqua nella zona, oltre a 330 latrine in 3 campi.
MSF continuerà a concentrarsi sulla qualità dell’assistenza sanitaria fornita agli sfollati, attraverso l’installazione dei Centri per il trattamento della diarrea e i punti per la reidratazione orale salina.

Khyber Pakhtunkhwa

I team di MSF presenti a Peshawar, Nowshera, Charsadda, Swat, Malakand, Lower Dir e Hangu stanno riducendo le attività direttamente collegate all’emergenza provocata dalle alluvioni. Le comunità colpite stanno lentamente riprendendo la vita di tutti i giorni. MSF supporta quatto ospedali a Mingora, Timurgara, Dargai e Hangu. Inoltre, le cliniche mobili riescono a fornire assistenza medica in diverse località. La distribuzione dell’acqua viene effettuata a Nowshera, Charsadda, nello Swat (con 20 camion che forniscono 160.000 litri di acqua potabile al giorno), Lower Dir e Dargai. Nelle stesse aree sono stati distribuiti 25.163 kit di prima necessità, a cui si aggiungono 9.534 tende.

“In questa zona il numero di pazienti che ha bisogno di un trattamento contro la diarrea sta diminuendo negli ultimi giorni, quindi stiamo riducendo anche i relativi Centri che se ne occupano. La situazione in generale migliora poco a poco , sebbene restino ancora molte sfide da affrontare perché la gente possa davvero tornare alla normalità…”, dichiara Tommaso Fabbri, coordinatore di MSF a Peshawar, Provincia di Khyber Pakhtunkhwa.

 

Attualmente MSF lavora in Pakistan con 161 operatori umanitari internazionali e 1.500 operatori pakistani

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