Promesse non mantenute.

 

 

Roma, 28 aprile 2006 – I Laboratori Abbott non hanno reso disponibile un nuovo e importante farmaco contro l’AIDS alle persone nei paesi in via di sviluppo, denuncia l’organizzazione internazionale di soccorso medico Medici Senza Frontiere (MSF). MSF raccomanda alla casa farmaceutica con sede a Chicago di procedere immediatamente al fine di rendere la nuova versione termostabile del lopinavir/ritonavir, commercializzato come Kaletra, disponibile al di fuori degli Stati Uniti. MSF chiede inoltre alla Abbott di soddisfare l’ordine che ha fatto oltre un mese fa, il 15 marzo 2006, di farmaci per 400 pazienti curati da MSF in 9 paesi.

Il lopinavir/ritonavir è un inibitore della proteasi potenziato ed è una componente fondamentale della terapia antiretrovirale per i pazienti che devono passare ad un regime di trattamento di seconda linea più nuovo ed efficace quando, dopo qualche anno di trattamento con farmaci di prima linea, iniziano in maniera naturale a sviluppare resistenze. La nuova formulazione è termostabile, il che la rende ideale per i paesi in via di sviluppo dove è difficile garantire la refrigerazione. Gli esperti dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomandano l’uso di questo farmaco per il trattamento di seconda linea contro l’AIDS nei paesi in via di sviluppo e la Food and Drug Administration degli Stati Uniti l’ha approvato nell’ottobre del 2005.

"Nei paesi poveri di risorse dove i frigoriferi sono un lusso, i pazienti che hanno bisogno di passare ad un regime di trattamento di seconda linea contro l’AIDS hanno urgente bisogno della nuova versione termostabile del lopinavir / ritonavir", ha affermato il Dr. Rowan Gillies, Presidente Internazionale di MSF. "Come può la Abbott continuare a esitare ad avviare le procedure di registrazione del farmaco nella maggior parte dei paesi africani? Possiedono il brevetto che dà loro un monopolio sul farmaco finché una versione generica non sarà disponibile, ma non hanno nemmeno dato seguito al nostro ordine per 400 pazienti. Sono forse felici di lasciare i malati nei paesi in via di sviluppo ad aspettare in eterno?".

Il 5 aprile 2006 ricercatori e medici, attivisti e politici impegnati nella lotta contro l'HIV/AIDS da tutto il mondo hanno firmato una lettera insieme a MSF indirizzata all’amministratore delegato della Abbott chiedendo alla casa farmaceutica di procedere immediatamente al fine di rendere la versione termostabile del lopinavir/ritonavir disponibile per i pazienti nei paesi in via di sviluppo.

Sebbene la Abbott ha annunciato che avrebbe fatto pagare 500$ per paziente all’anno per la nuova versione del lopinavir/ritonavir nei paesi africani e meno sviluppati, nessuno può ancora acquistare il farmaco perché la casa farmaceutica non ha ancora intrapreso alcuna iniziativa per renderlo disponibile in nessuno di questi paesi tranne il Sud Africa. Inoltre, non hanno ancora annunciato un prezzo per i paesi mediamente sviluppati come la Tailandia.

"Continuiamo ad assistere sempre alla stessa storia: le compagnie farmaceutiche annunciano un prezzo speciale, ma non registrano il farmaco nei paesi che hanno i requisiti per tale prezzo, così il prezzo resta virutale e l’annuncio è assolutamente privo di significato per i pazienti che hanno bisogno di queste medicine", afferma il Dr. Gilles.

L’attuale incapacità di procurarsi la versione termostabile del lopinavir/ritonavir sottolinea la continua sfida per l’accesso ai farmaci nei paesi in via di sviluppo. La competizione dei generici ha provocato un’importante riduzione dei prezzi aumentando così la disponibilità dei farmaci antiretrovirali di prima generazione. Tuttavia, il prezzo dei nuovi farmaci, che sono protetti dal brevetto, resta molto elevato. Il caso della nuova formulazione del lopinavir / ritonavir, che costa fino a 10.000$ per paziente all’anno negli Stati Uniti – il solo paese dove è disponibile – illustra il pericolo di avere solamente un produttore di un farmaco allunga-vita. Se l’accesso ai farmaci necessari dipende dalle politiche di marketing delle case farmaceutiche, allora le vite di milioni di persone malate di HIV / AIDS saranno sempre in pericolo.

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