Isole greche: leader europei vivono in un universo parallelo

Isole greche: leader europei vivono in un universo parallelo

Oggi Ylva Johansson, commissario UE agli affari interni, visita le isole di Lesbo e Samos per pianificare nuovi campi per migranti e rifugiati in vista del prossimo inverno, nonostante da 5 anni queste politiche di deterrenza abbiano intrappolato uomini, donne e bambini in condizioni disumane e insicure.

Attualmente 8.216 uomini, donne e bambini, fuggiti da guerre e violenze, vivono a Lesbo, 3.189 a Samos.

Di seguito la dichiarazione di Alessandra Saibene, capo progetto di MSF a Lesbo.

La visita di Ylva Johansson a Lesbo e Samos per promuovere nuovi campi prima del prossimo inverno mostra come i leader dell’UE vivono in un universo parallelo”. Alessandra Saibene Capoprogetto MSF a Lesbo

“Migliaia di uomini, donne e bambini continuano a soffrire ogni giorno nei campi europei sulle isole greche e nulla sembra indicare che il modello di contenimento, che ha generato situazioni d’inferno come Moria e Vathy ed emergenze ricorrenti negli ultimi cinque anni, sia mai stato messo in discussione dall’Europa”.

L’abbiamo detto più volte: insistere con queste politiche è la migliore ricetta per una catastrofe umanitaria e questo è esattamente la direzione in cui vanno questi nuovi campi. Nonostante le promesse pubbliche dei commissari UE che non ci sarebbe stata una nuova Moria, si sta lavorando ancora e ancora a campi come quello”. Alessandra Saibene Capoprogetto MSF a Lesbo

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