Somalia centrale nuovi scontri nella città di Webho

Mogadiscio/Roma – Medici Senza Frontiere (MSF) ha curato decine di feriti di guerra in seguito agli scontri di venerdì scorso nella città di Webho, in Somalia centrale. I pazienti sono giunti venerdì sera all’ospedale Istarlin, una struttura da 80 posti letto gestita da MSF a Guri El – a circa 60km a nord-est degli scontri – nella regione di Galgaduud.

Dopo un triage iniziale effettuato dal personale medico di turno, sette pazienti sono stati identificati per un intervento chirurgico d’urgenza, sei sono stati curati ambulatorialmente e dimessi subito dopo, e gli altri ricoverati per fratture e altre ferite non potenzialmente mortali.

Per gestire l’importante afflusso di pazienti in ospedale, che già era quasi totalmente occupato a causa di un’epidemia di morbillo, è stato chiamato del personale supplementare ed è stato creato ulteriore spazio per i degenti vuotando altre stanze e utilizzando i corridoi. Nella giornata di sabato sono stati dimessi tutti i pazienti in grado di fare ritorno a casa.

Dall’inizio di maggio, MSF ha curato oltre 104 casi di morbillo nell’ospedale Istarlin e il personale del reparto ambulatoriale stava preparandosi per una campagna di vaccinazione contro il morbillo nella zona. La preparazione includeva una serie di visite nei villaggi circostanti, fino a 54 km da Guri El, per cercare nuovi casi e informare gli abitanti della campagna di vaccinazione prevista, che comincerà nelle prossime settimane. Tuttavia, a causa della disponibilità limitata di personale qualificato, gli infermieri e gli assistenti responsabili per le attività contro il morbillo sono stati assegnati alla cura dei feriti nell’ospedale. Di conseguenza, le visite nei villaggi e le attività di preparazione alla campagna di vaccinazione contro il morbillo sono state temporaneamente sospese, ma dovrebbero riprendere nei prossimi giorni.

Nella regione di Galgaduud, MSF lavora nell’ospedale Istarlin a Guri El dal 2006 e gestisce due centri di salute a Dhusa Mareb, capitale della regione, e a Hinder. Nel 2008, sono state effettuate oltre 60mila consultazioni nell’ospedale e i due centri di salute, e 4mila persone sono state ricoverate nell’ospedale.

MSF lavora in Somalia dal 1991 e offre cure gratuite nelle regioni di Bakool, Banadir, Bay, Galgaduud, Hiraan, Lower Juba, Medio Shabelle, Bassa Shabelle e Mudug. Tutti i progetti di MSF sono attualmente gestiti da personale somalo, supportato da personale internazionale basato a Nairobi che si reca costantemente sul posto.
 

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