Somalia MSF cura i feriti dopo gli intensi combattimenti a Mogadiscio

Le equipe mediche di Medici Senza Frontiere (MSF), da lunedì scorso, hanno curato 127 feriti in questo ospedale. Si tratta del più grande numero di pazienti curati dall’inizio dell’anno. Questa guerra che devasta la città, ha visto un’improvvisa escalation dall’inizio della settimana.
 

MSF sta per inviare altri farmaci e materiale medico alla propria equipe a Mogadiscio, per far fronte al peggioramento della situazione. Un terzo chirurgo somalo, è in procinto di raggiungere l’equipe di MSF che sta lavorando ininterrottamente da lunedì scorso.
 

Il nostro team sta facendo tutto il possibile per rispondere a questa situazione di emergenza e per dare ai feriti tutte le cure di cui hanno bisogno”, dichiara Thierry Goffeau, capo missione di MSF. “Stiamo inoltre inviando forniture straordinarie di medicinali sul posto e sono state montate alcune tende di fronte all’ospedale per gestire il grande flusso di feriti”.
 

Tutti i pazienti presentano ferite da arma da fuoco, alcuni presentano lesioni multiple all’addome, agli arti inferiori e al petto. Ad oggi, 22 pazienti sono stai operati d’urgenza, mentre otto sono deceduti in seguito alle ferite riportate, quattro di essi sono morti appena arrivati in ospedale.
 

Un ringraziamento speciale va al nostro staff di Mogadiscio che sta lavorando incessantemente per fornire cure salvavita nel mezzo dei combattimenti”, conclude Goffeau.
 

MSF gestisce progetti umanitari in otto regioni nel centro sud della Somalia. Più di 1.300 operatori somali, supportati da altri 100 basati a Nairobi, in Kenya, forniscono cure primarie gratuite per il trattamento della tubercolosi e della malnutrizione. Effettuano inoltre interventi chirurgici e si occupano di distribuire acqua potabile e generi di prima necessità agli sfollati. MSF non accetta fondi da governi per i suoi progetti in Somalia, ma si basa esclusivamente sulle donazioni dei privati da tutto il mondo.
 

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