Le inondazioni in Sud Sudan stanno mettendo a rischio tante vite

Le inondazioni in Sud Sudan stanno mettendo a rischio tante vite

Forti piogge hanno causato inondazioni diffuse in Sud Sudan, colpendo finora più di 400.000 persone, secondo le stime delle Nazioni Unite.

Molte delle comunità più colpite sono nello stato di Jonglei, dove le zone umide e gli affluenti del Nilo Bianco sono straripati a causa delle piogge stagionali arrivate prima
del solito.

A partire da maggio nei villaggi di Haat e Pakur, le inondazioni hanno costretto circa 6.000 persone ad abbandonare le proprie case.

L’8 agosto le inondazioni hanno distrutto una nostra piccola clinica e molte case a Haat. Abbiamo evacuato il nostro staff a Old Fangak, a quattro ore di distanza, con il motoscafo, prima di tornare nella zona e iniziare le attività con cliniche mobili.

Nella regione intorno a Haat, abbiamo assistito a un’inondazione catastrofica. Tutto nelle comunità colpite è stato distrutto. Le persone vivono in capanne che hanno costruito con bastoni o con teli di plastica. Non ci sono latrine e non c’è acqua potabile. Siamo andati di isola in isola per effettuare visite mediche a bambini e adulti”. Emilie Allaire Capo team medico MSF a Old Fangak

Il lavoro dei nostri team

I bisogni medici della popolazione sono aumentati di molto se paragonati alle settimane precedenti l’inondazione. Le patologie più comuni includono diarrea, infezioni del tratto respiratorio superiore, infezioni del tratto urinario, malaria e malnutrizione.

Le canoe sono il principale mezzo di trasporto ma si impiegano diversi giorni per raggiungere una struttura medica.

Le nostre equipe hanno diagnosticato a Nyadak Kulang, donna incinta di circa sette mesi, una grave malaria che ha richiesto cure specializzate. L’hanno portata al nostro ospedale a Old Fangak, a quattro ore di motoscafo, e le sue condizioni hanno iniziato a migliorare grazie alle cure.

MSF Sud Sudan

Anche la scarsità di cibo è una preoccupazione diffusa. La maggior parte dei locali sono agricoltori di sussistenza, ma le ricorrenti inondazioni hanno reso impossibile coltivare.

Il loro bestiame è annegato o sta morendo di fame perché l’erba di cui si nutrono è coperta dall’acqua. Le persone raccontano di essere sopravvissute con pesci e ninfee.

Le attività in corso

Stiamo continuando le attività con cliniche mobili per i bambini sotto i cinque anni e per le donne incinte. Stiamo effettuando vaccinazioni per il morbillo, il tetano e la difterite.

I bambini malnutriti vengono curati con cibo terapeutico, e ai bambini e agli adulti vengono date razioni di cibo d’emergenza per contrastare la generale insicurezza alimentare.

MSF Sud Sudan

Stiamo anche distribuendo coperte, zanzariere trattate con insetticida, teli di plastica, utensili da cucina e altre forniture essenziali.

Le inondazioni, però, continuano e, senza un’adeguata assistenza, le condizioni della popolazione rischiano di peggiorare ancora.

Nonostante il nostro lavoro, l’assistenza medica non è sufficiente. Le persone stanno vivendo sotto la pioggia in spazi aperti. Hannovbisogno di rifugi, di cibo, di tutto”. Paul Gany Hoth Responsabile clinico MSF

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